Bandiere, colori ma soprattutto tanti volti sorridenti, perché lo slogan di questa edizione è proprio “mettici la faccia“. E a mettercela sono stati davvero in tantissimi. Roma festeggia in grande stile i 20 anni del Gay Pride con una manifestazione che raddoppia i numeri dell’anno scorso: in 200mila hanno sfilato per le strade della Capitale, da piazza della Repubblica fino a largo Corrado Ricci, passando per i Fori Imperiali, via Cavour, via Merulana, via Labicana e l’immancabile Colosseo.
Per i 20 anni del Pride 13 i maxi eventi in programma: l’onda Lgbt a Napoli il 28 giugno
Così l’orgoglio Lgbt va in scena per la prima delle 13 manifestazioni che animeranno tutta l’Italia fino al 19 Luglio, con tappa anche a Napoli il 28 giugno. Ad aprire il corteo il sindaco Ignazio Marino accompagnato dai presidenti di 15 Municipi della Capitale, convinto anche lui che “l’amore è il valore che unisce tutti gli esseri umani. Non ci devono essere diritti speciali per qualcuno”. È la prima volta nella storia che un sindaco accompagna un corteo Lgbt: un gesto che rompe con la lunga tradizione di assenza istituzionale. Un sindaco “arcobaleno” non si vedeva da almeno 20 anni. Francesco Rutelli fu il primo e l’ultimo sindaco di Roma a guidare, nel lontano 1994, la prima edizione del Gay Pride.
Marino: “Legge sull’omofobia e registro unioni civili prossimi obiettivi della Giunta”
Oggi Marino ripercorre le sue orme, ma lo fa, a vent’anni di distanza, con maggiore consapevolezza e un più ampio raggio d’azione. “Dobbiamo completare l’iter della legge contro l’omofobia e varare una legge sulle unioni civili, un impegno che ci siamo assunti in campagna elettorale e che adesso va mantenuto” ha dichiarato Marino durante il corteo. Questi gli obiettivi della Giunta Capitolina. Un modo per riparare all’ “onta per il nostro Paese di essere rimasto così indietro rispetto al resto del Continente europeo”. A “metterci la faccia” tra i politici anche Vladimir Luxuria e Nichi Vendola, che ha posato con il suo compagno per lo spot a favore dei diritti degli omosessuali.
L’appello a Renzi: #matteometticilafaccia e “Adesso fuori i diritti!”
Un appello è stato lanciato anche a Matteo Renzi, il grande assente, con l’hashtag #matteometticilafaccia: “Rispetti gli impegni presi per la comunità Lgbt durante le primarie del PD” dicono dal coordinamento Lgbt romano.
“Un momento storico” ha commentato il portavoce del Roma Pride Andrea Maccarone, che ha espresso grande gioia per la presenza del sindaco Ignazio Marino. Il prossimo appuntamento con la travolgente onda Lgbt è il 28 giugno ad Alghero, Bologna, Catania, Lecce, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Torino e Venezia.