L’arrivo della “zona bianca“, la conferma di un massimo di due ospiti in casa, parametri piu’ stringenti per stabilire i colori da adottare per le regioni, garanzie per i ristori. Sono alcuni dei punti che dovrebbero entrare nel prossimo Dpcm, in vigore dal 16 gennaio. Ne hanno discusso in un incontro in videoconferenza Governo, Regioni e Comuni. Non sembra essere stata accolta la proposta avanzata del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sull’istituzione di una zona arancione nazionale, una richiesta per rendere omogenee sul tutto il territorio nazionale, le regole di contenimento del contagio da Covid-19. Si torna quindi ai tre colori: rosso, arancione e giallo, che scatteranno con parametri piu’ stringenti.
L’ipotesi, secondo quanto trapelato dalla riunione di oggi, sarebbe quella di un abbassamento dell’indice di rischio per l’ingresso in zona arancione o rossa. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, avrebbe infatti confermato il modello per fasce con “un abbassamento delle soglie”. Si entrerebbe quindi in zona arancione con un Rt a 1 e in zona rossa con un Rt a 1,25 “ma pensiamo di intervenire anche sugli indici di rischio anche per facilitare gli ingressi in arancione, ad esempio le Regioni a rischio alto“, ha spiegato Speranza. Tra le novita’ in arrivo c’e’ la tanto attesa “zona bianca” con l’apertura di tutte le attivita’, comprese musei, teatri, cinema e palestre, e un ritorno alla normalita’. La zona bianca scattera’ con un Rt inferiore allo 0,5, e ad oggi sono poche le regioni che potranno permettersela.
Dovrebbe essere confermato anche il divieto di ospitare piu’ di due persone in casa: “Si e’ dimostrata una norma ragionevole che ha funzionato nel periodo natalizio e credo che avrebbe senso confermarla“, ha aggiunto il ministro della Salute. Preoccupazione sta suscitando la notizia di un possibile stop all’asporto a partire dalle ore 18, per bar e ristoranti. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha chiesto che nelle misure da confermare o rivedere con il prossimo Dpcm non ci sia la “proroga della fascia arancione nei fine settimana per tutti, lasciando a ogni Regione le misure relative alla rispettiva fascia di appartenenza“.
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, a nome degli altri presidenti ha chiesto al governo “una voce univoca sulle misure. Non possiamo ritrovarci che l’Iss decide la colorazione in virtu’ di una serie di valutazioni e l’istante dopo ci sia un dibattito su tutto, noi dobbiamo avere una fonte scientifica, abbiamo chiesto che i dati siano uniformi“. Su un punto sono tutti d’accordo: i ristori per chi chiude le attivita’ devono essere immediati. E su questo e’ arrivata la rassicurazione del ministro per gli Affari Regionali, Vincenzo Boccia: “Tutte le attivita’ chiuse saranno ristorate. Il sistema a fasce si e’ rivelato valido, salvando il paese da un altro lockdown nazionale“. Il ministro ha riconvocato le Regioni giovedi’, prima dell’ok definitivo al nuovo Dpcm.
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