Covid, cresce il contagio nelle scuole in Campania: i dati dell’Unità di crisi

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“E’ stato elaborato un sistema di alert al fine di individuare quei Comuni, Province o Macro-aree soggette ad incremento dei contagi idonee ad impattare in maniera particolarmente significativa sull’incidenza della malattia stessa a livello regionale”. E’ quanto emerge dalla relazione tecnica dell’Unità di crisi della regione Campania, dopo la riunione che si è svolta nei giorni scorsi per verificare l’incidenza dei contagi scolastici. Questi “alert”, secondo l’unità di crisi dovranno essere utilizzati dagli amministratori locali per orientarsi nelle loro decisioni. “Sulla base delle evidenze riportate che dimostrano una diffusione del virus nella fasce d’età riconducibili alla popolazione scolastica in preoccupante aumento, – si legge nella relazione – “è stato elaborato un sistema di alert” che “si presta a essere adottato anche nell’ambito di gestione di sub-setting particolari, quali il mondo della scuola”.

Per l’Unità di crisi è indispensabile l’adozione “di nuove strategie di gestione e valutazione dei dati mediante Alert o analisi previsionali sulla base delle quali orientare le decisioni, a livello locale e con specifico riferimento alle fasce d’età maggiormente a rischio, per scongiurare l’immissione negli ambienti familiari di studenti e docenti di nuove possibilità di moltiplicazione del virus”.

I dati riportati all’intero del report mostrano un andamento in crescendo del numero dei contagi. Tali dati, aggiornati ad oggi, denotano un ulteriore significativo aumento del numero assoluto dei contagiati (9.226 nell’arco della settimana 1-7 febbraio), un aumento del numero assoluto di focolai attivi (1.914) e di nuovi focolai (1.066). Sempre negli ultimi 7 giorni, si evidenziano 29 focolai scolastici, 2 in ambito ospedaliero, 1 nelle carceri ed 1 in istituto religioso.

Restano elevati (circa 2mila casi di cui 9 nuovi casi non associati a catene di trasmissione note), che costituiscono un ulteriore elemento di alert del sistema di sorveglianza. Ulteriore elemento di criticità sopraggiunto riguarda i dati relativi all’andamento degli accessi ospedalieri di pazienti Covid sintomatici, con necessità di ricovero in area medica nonché in regime di terapia intensiva. Alla data dell’8 febbraio si rilevano significative criticità relative al tasso di occupazione posti letto.

Dai dati relativi fino all’8 febbraio si evince chiaramente una situazione di aumentata richiesta di posti letto: nella provincia di Napoli è del 58,20% la percentuale di occupazione delle terapie intensive, mentre è dell’82,70% quello dell’occupazione delle degenze. In provincia di Salerno, invece siamo al 75% di terapie intensive piene, e il 96,72% dei posti letto delle degenze è occupato. Nell’avellinese i dati sono 70,59% e 90,63%; nel beneventano 50% e 40, 86%; mentre in provincia di Caserta siamo al 48,28% e 70,69%. La percentuale, regionale, invece è del 58,20% di occupazione delle terapie intensive, ,e l82,70% di occupazione delle degenze.