“Il dpcm mi sembra complessivamente equilibrato, ma potrebbe essere l’inizio di un’escalation. Molto deludente il primo impatto del Presidente, noi sindaci siamo neri, abbiamo conversato tutta la notte sulla nostra chat. Dopo 9 mesi di pandemia ascoltare un premier che scarica la responsabilita’ su chi sta combattendo a mani nude, l’ho visto come un segno o di scarsa sensibilita’ o di resa. Conte dice che noi sindaci possiamo chiudere le piazze, le vie, come se avessimo le risorse per farlo. Se un generale arroccato nel suo palazzo non si rende conto che i soldati sono allo stremo, senza armi, senza munizioni, un po’ di preoccupazione ci sta” Lo dichiara il sindaco di Napoli Luigi De Magistris intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’e’ desta”, su Radio Cusano Campus.
“Campania? Il sistema di tracciamento non sta piu’ funzionando, il contagio e’ fuori controllo, l’assistenza domiciliare che e’ fondamentale non c’e’ un’unita’ che la faccia, le terapie intensive sono quasi tutte piene cosi’ come i posti negli ospedali, medici e infermieri sono gia’ al collasso” prosegue De Magistris.
“E’ normale che cosi’ facendo arriveremo al lockdown. E il presidente della Regione, per nascondere cio’ che non ha fatto, decide di chiudere le scuole, il luogo dove c’e’ il numero piu’ basso di contagio. La pandemia e’ diventata uno strumento di consenso, questo rischia di alterare il dibattito democratico nel nostro Paese. Un’operazione verita’ si sta facendo, la bolla mediatica che ha innalzato alcuni personaggi che si sono posti come supereroi si sta sgonfiando, il rischio e’ che dal lanciafiamme si passi ad essere mangiafuoco” ha proseguito De Magistris.