Covid, Faella: “Per la Campania i numeri inducono all’ottimismo”

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Le dichiarazioni dell’infettivologo Franco Faella, già direttore del Dipartimento Emergenza dell’Ospedale “Cotugno” di Napoli

I valori numerici sembrano indurre all’ottimismo, La Campania resta in zona bianca e questo è un dato incontrovertibile“. Così l’infettivologo Franco Faella, già direttore del Dipartimento Emergenza dell’Ospedale “Cotugno” di Napoli.

La variante Omicron – aggiunge il prof. Faella – sembra evolvere in senso benefico, e non si può escludere che rappresenti una via di uscita dal tunnel, Omicron può essere il modo in cui la pandemia si interrompe perché è una variante più contagiosa, ma meno pericolosa. Può quindi creare una immunità nella popolazione, con la quale la pandemia tenda a smorzarsi“. Vede rischi nella variante Omicron? “Non è ancora stata ben valutata – risponde Faella – potrebbe essere appena un pò diversa dalla prima, ma collaborare ugualmente a spegnere la pandemia“.

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In Campania il Governatore De Luca annuncia che l’uso della mascherine all’aperto resterà obbligatorio, mentre in Italia da oggi entrano in vigore il green pass “rafforzato“. Sono misure contro la pandemia o mezzi di pressione per indurre a vaccinarsi? “Sono raccomandazioni che possono essere più o meno valide. La mascherina all’ aperto, però, non è un grande sacrificio, per cui non vale la pena di combatterla. Sono misure, insieme al ‘green pass ‘rafforzato’, che hanno un valore marginale dal punto di vista sanitario. Danno l’ impressione di essere un motivo per vaccinarsi“.

E’ realistico pensare ad una fine dello stato di emergenza il 31 marzo? “Non possiamo dare una data così precisa, ma le esperienze in materia di patologie virali ci dicono che esse in Estate si riducono. Sicuramente avremo una regressione, e forse un azzeramento del numero dei malati, ma non si può dire che il 31 marzo non ci saranno più pazienti”.