Una scultura in marmo bianco, raffigurante un bimbo rannicchiato e con un polso incatenato. Una figura indifesa e che trasmette un bisogno di protezione. È l’opera che l’artista Jacopo Cardillo, alias Jago, ha posizionato nella nottata al centro di piazza Plebiscito a Napoli. Il titolo e’ Look-down, un gioco di parole sul lockdown e un invito a guardare in basso, specialmente in questo momento in cui larghe fette della societa’ sono piu’ fragili, rese vulnerabili dalle conseguenze della pandemia di natura sociale ed economica.
Lo ha specificato l’artista stesso: “Il significato della mia opera? Andatelo a chiedere a tutti quelli che, in questo momento, sono stati lasciati incatenati nella loro condizione”. Questa operazione e’ stata resa possibile dalla Fondazione di comunita’ San Gennaro di Napoli, una realta’ particolarmente impegnata nel rilancio e nella valorizzazione del celebre rione Sanita’ di Napoli e delle sue specificita’.
L’artista Jago – 33 anni, originario di Frosinone – nel rione vive e lavora, lo ha scelto come suo domicilio artistico. (Ansa)