di Redazione
“Sono molto dispiaciuto per questo giudizio di responsabilità avviato dalla Corte dei Conti. Non avendo fatto nulla di illegittimo e avendo sempre e solo perseguito l’interesse pubblico sono certo che tutto sarà chiarito come già avvenuto in altri casi”.
Ha commentato così, l’ex governatore della Regione Campania Antonio Bassolino, il sequestro conservativo del suo conto corrente disposto dalla Procura Regionale presso la Corte dei Conti nell’ambito dell’inchiesta sul crac Hydrogest, la società per la depurazione delle acque di Napoli Nord, Marcianise, Acerra, Cuma e Foce Regi Lagni.
Il danno erariale ammonterebbe a circa 53 milioni di euro, a carico non soltanto di Bassolino, che dovrà risponderne solo per il 20%, ma anche di diversi altri, per i mancati incassi delle sanzioni scattate nei confronti di Hydrogest per il cattivo funzionamento degli impianti di depurazione.
Il sequestro è ora al vaglio della sezione giurisdizionale della Corte, che dovrà decidere se confermarlo tutto, in parte oppure annullarlo.
15 febbraio 2014
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