Crisi dei trasporti in Campania, Regione sblocca 18 milioni per incentivi a procedure d’esodo

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Crisi dei trasporti in Campania, Regione sblocca 18 milioni per incentivi a procedure d’esodo

C’è il grave stato di crisi dei trasporti in Campania, protrattosi con un aggravarsi della situazione a causa di un aumento continuo dei costi aziendali, al centro delle dichiarazioni del presidente del Consiglio Regionale, Vincenzo De Luca.  In questo contesto – per le aziende di trasporto, al fine di ridurre il ricorso a procedure collettive di licenziamento del personale in esubero e nello stesso tempo avviare politiche di razionalizzazione e inserimento di nuove professionalità – si è deciso il ricorso a procedure d’esodo incentivate o prepensionamento. La misura da adottare per la riproposizione del fondo ammonta, come da delibera approvata nei giorni scorsi, a 18 milioni di euro.

“L’obiettivo principale – ha dichiarato il governatore – è quello di sostenere nel percorso di efficientamento l’intero settore dei trasporti. Abbiamo lavorato intensamente e, anche qui, abbiamo mantenuto la parola data. Questa decisione avrà un forte impatto di carattere sociale, garantendo ai dipendenti con maggiore anzianità, la possibilità di scegliere la cessazione del rapporto di lavoro a fronte di emolumenti da parte dell’azienda, e consentirà all’azienda di innovare le professionalità e contenere di conseguenza i costi generali, offrendo così un sensibile miglioramento della qualità del servizio, rendendo il sistema complessivamente più efficace ed efficiente”.

Ulteriore soddisfazione giunge per la firma della seconda transazione per i debiti con Trenitalia, che contribuisce all’eliminazione definitiva anche di tutti i contenziosi in corso. “Nel solo biennio 2011/2012 – ha sottolineato De Luca – è stato accertato un debito, per servizi non pagati da parte della Regione, pari a circa 52,6 milioni che si aggiungono ai 92,5 milioni del 2013, con due diversi atti la regione ha transatto in 124 milioni la cifra complessiva, rateizzandola in 3 anni”. Dopo aver definito positivamente questo pesante debito, il passo conseguente finalmente possibile, è il rinnovo contrattuale con Trenitalia previsto entro fine anno. “Utilizziamo le previsioni contrattuali – ha detto De Luca – per definire un rapporto contrattuale mancante dal 2014 con un valore medio annuale di circa 160 milioni, e puntando a una crescita progressiva negli anni di km di servizio. Sono misure queste, che rientrano nel complesso programma che abbiamo messo in campo da mesi per recuperare, anche nel settore dei trasporti, il grave ritardo accumulato negli ultimi anni”.