Aereoporto Pino Daniele? No grazie. Sul web scoppia la polemica

Aereoporto Pino Daniele? Sul web scoppia la polemica tra chi vuole attribuire all'Aereoporto di Capodichino il nome del compianto cantautore napoletano e chi no

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Aereoporto Pino Daniele si o no? Sul web scoppia la polemica tra chi vuole attribuire all’Aereoporto di Capodichino il nome del compianto cantautore napoletano e chi, invece, non è dello stesso avviso, e giudica eccessiva tanta premura. Insomma, l’intitolazione (che ormai sembra cosa fatta) dell’aeroporto di Capodichino a Pino Daniele sta facendo discutere più del previsto: andiamo a vedere cosa dicono i favorevoli e cosa i contrari.

Aereoporto Pino Daniele: i favorevoli

Favorevole all’intitolazione è l’amministrazione comunale, con a capo il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha inviato a Gennaro Bronzone, direttore dell’aeroporto di Capodichino, e alla Regione una richiesta al fine di vagliare l’ipotesi di nominare lo scalo partenopeo a Pino Daniele. Il dibattito è cresciuto dopo che dalla pagina Facebook Pino Daniele International Airport è partita l’idea dell’intitolazione dell’Aeroporto Internazionale di Napoli al compianto cantautore. Pochi giorni dopo la morte del cantautore partenopeo infatti il sindaco aveva ipotizzato la messa in atto d’iniziative importanti in memoria di Pino Daniele: “faremo qualcosa di adeguato alla sua grandezza”. Ecco lo spunto da cui è poi partita la campagna sul web a favore dell’intitolazione dell’aereoporto.

Aereoporto Pino Daniele: i contrari

Dalla parte dei contrari, c’è invece chi nel riconoscere la bravura ed il segno lasciato dalla musica di Pino Daniele, non ritiene che lo scalo debba portare il suo nome in quanto non realmente rappresentativo della città, indicando nomi più rappresentativi come Publio Virgilio Varone, Enrico De Nicola, Enrico Caruso e Eduardo De Filippo. Una tesi, questa, sostenuta anche dal blog Diario Napoletano. Coloro che non vedono positivamente l’intitolazione dello scalo al cantautore, riconoscono che potrà essere in seguito intitolata una strada o una piazza a Pino Daniele, però si tratta di scelte che vanno effettuate con raziocinio, così viene sottolineato nell’articolo di Diario Napoletano. Il popolo del web, napoletano (e non solo) si divide: c’è chi già ipotizza una grande cerimonia per l’inaugurazione il 19 marzo 2015, e c’è chi invece polemizza sulla necessità di dedicare l’aereoporto ad altri personaggi illustri. Sarà la direzione generale dell’Enac a decidere.

Aeroporto di Pino Daniele: una novità per l’Italia

Per l’Italia sarebbe una novità dedicare un aeroporto ad un artista contemporaneo, unico caso in Europa il John Lennon Airport di Liverpool. Altri sono gli esempi di aereoporti, in Italia e nel mondo, intitolati a personaggi famosi: Leonardo da Vinci a Roma, JFK a New York, Marco Polo a Venezia, Charles De Gaulle a Parigi, Falcone-Borsellino a Palermo e Ataturk ad Istambul, solo per citarne alcuni.

Ancora una volta, è la polemica il motore di tutto. Prima d’ora infatti nessun si era fatto avanti per indicare un nome di un personaggio illustre per l’aereoporto, ma nel momento in cui si paventa l’ipotesi di indicarne uno, in questo caso quello di Pino Daniele, ecco uscire fuori i bastian contrario della situazione che subito si mobilitano per contrastare la posizione avversa, sia essa politica o per il semplice gusto di contestare.

Non tutti sanno che l’Aereoporto di Napoli ha già un nome “illustre”

L’aereoporto di Napoli ha già il suo nome, il suo personaggio famoso, quello di Ugo Niutta, eroe di della prima guerra mondiale, insignito della medaglia al valore, nato a Napoli il 20 dicembre 1880 e morto a Trento il 3 luglio 1916. Nel 1921 l’allora Aeroporto Militare del Campo di Marte, attuale Aeroporto di Napoli-Capodichino, venne intitolato alla sua memoria. Gli sono state dedicate vie a Napoli e a Roma. Il sottotenente Niutta, insieme con l’osservatore che aveva a bordo, si imbatté in provincia di Trento in due aerei nemici e ingaggiò un combattimento. Dapprima venne ucciso il suo membro di equipaggio, poi l’ufficiale tentò di mettersi in salvo e ritornare in territorio amico, volando a bassa quota. Entrato, però, nel raggio di tiro dei soldati a terra, venne a sua volta colpito e precipitò perdendo la vita.