No all’inceneritore di Giugliano, comitati in protesta contro il bando

Protesta sotto gli uffici della Regione in via De Gasperi per dire no all'apertura delle buste per la gara di realizzazione dell'inceneritore di Giugliano.

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Un sit-in di protesta, dalle 12 circa di oggi pomeriggio è stato attuato in via Alcide De Gasperi, per protestare contro la realizzazione di un nuovo impianto di termovalorizzazione a Giugliano.

Due le offerte pervenute.

La protesta è stata organizzata nel giorno in cui, negli uffici dell’assessorato regionale all’ambiente, si sarebbe dovuto procedere all’apertura delle due due offerte pervenute per la costruzione dell’impianto, destinato a bruciare le ecoballe stoccate negli anni passati (Le offerte pervenute sono dell’A2A di Milano e da un’Ati russo-canadese). L’iniziativa è stata promossa dal Comitato No inceneritore di Giugliano che da tempo urla il proprio no alla costruzione dell’inceneritore, chiedendo il ritiro del bando.

Mostro che nuoce alla salute.

I manifestanti, poco dopo le 14 quando dagli uffici della Regione non arrivava nessuna notizia ed è stata impedita la possibilità di assistere all’apertura delle buste, hanno occupato per circa un paio d’ore la carreggiata all’altezza dell’incrocio di via De Gasperi con via Marchese Campodisola. “Sono anni che stiamo lottando per dire no all’inceneritore. E’ una macchina che nuoce alla salute e soprattutto crea rifiuti, non li distrugge. Noi crediamo che l’inceneritore non sia la strada giusta, ma rappresenti solo un business “mafioso”, invece di cercare di rivalutare un territorio inquinato dai rifiuti. La costruzione dell’inceneritore affossa la raccolta differenziata, ma ovviamente dietro ci sono tanti interessi” ha dichiarato l’attivista Lucia De Cicco.