Non ha posto nessuna resistenza, non è apparso scosso o particolarmente rattristato dalla morte del fu Davide Bifolco, il ragazzo ucciso nell’arco temporale tra il 4 e il 5 settembre scorso da un carabiniere, durante un caso di resistenza a pubblico ufficiale. L’arresto è avvenuto in località Casoria per merito del nucleo investigativo dei carabinieri di Napoli, in spensierata compagnia di un sodale, il quale è stato accusato di favoreggiamento.
Dopo l’evasione dal carcere domiciliare per furto Equabile era latitante da febbraio e conduceva una vita da regolare cittadino, coltivando relazioni sociali, tra cui passeggiate motorizzate in compagnia di ragazzi e ragazze, tra cui il malcapitato Bifolco.
Al momento della cattura è stato sorpreso davanti un bar in attesa di un incontro amoroso. Oltre che dei precedenti reati di furto ed evasione Equabile dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale.