Assistenza materiale ai disabili, è la Regione che non paga. Il Comune si farà garante (VIDEO)

Continua la protesta dei 150 lavoratori dell'assistenza materiale a domicilio che lo scorso venerdì hanno ricevuto le lettere di licenziamento. Oggi il presidio davanti al Consiglio Regionale della Campania che ammette il suo debito con il Comune

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La Regione non avrebbe ancora elargito la prima tranche del fondo di non autosufficienza che permette al Comune di pagare le cooperative incaricate di fornire assistenza materiale a domicilio 2mila 200 disabili della città di Napoli. Questo il motivo per il quale 150 lavoratori hanno ricevuto, lo scorso venerdì, la lettera di licenziamento. Dopo il sit in davanti al Duomo di Napoli e poi a Palazzo San Giacomo, dove sono stati ricevuti a colloquio dall’assessore al Welfare Roberta Gaeta, oggi i lavoratori dell’assistenza materiale hanno organizzato un presidio davanti al Consiglio Regionale della Campania per chiedere l’intercessione del Governatore Caldoro al fine di sbloccare i fondi di non autosufficienza.

Il Comune si farà garante con le banche.

“La Regione ha ammesso il credito del Comune di Napoli per quanto riguarda la prima tranche dei fondi di non autosufficienza, ma siccome occorre molto tempo per sbloccarli, l’assessore al Bilancio del Comune di Napoli si è impegnato tramite una documentazione ad anticipare questi fondi per darci un po’ di respiro” spiega una delle lavoratrici della delegazione che è stata ricevuta in Consiglio Regionale. “Presumibilmente dovremmo riuscire ad arrivare a fine dell’anno” prosegue, “ma è una dichiarazione che prendiamo con le pinze. Domani è previsto un altro presidio, questa volta davanti al Comune, nell’attesa che arrivi la risposta dell’assessore Gaeta. La speranza è che il servizio riprenda quanto prima, soprattutto per le migliaia di disabili che dipendono, a volte totalmente, da quelle poche ore di assistenza a domicilio che gli viene fornita gratuitamente.