Via Tertulliano al Rione Traiano, via Argine e il rione Sambuco a Ponticelli, via Labriola a Scampia. Sono solo alcune delle strade in cui anche transitare alla guida o a bordo di un autobus, dopo una certa ora, diventa pericoloso. In queste zone periferiche della città, dimenticate da tutti e abbandonate al degrado, la violenza e gli atti vandalici sono all’ordine del giorno. E ora la nuova moda che sta dilagando tra i teppisti del quartiere è il lancio dei sassi contro gli autobus.
Ieri a Ponticelli l’ennesima sassaiola contro il bus della linea 158.
Ieri sera è accaduto a Ponticelli, a via Mario Palermo, all’autista alla guida del bus 158 che da Napoli arriva fino a Cercola e Ercolano. Alle 23 circa l’uomo stava terminando l’ultima corsa prima di rientrare in deposito quando, attraversando il quartiere di Ponticelli, ha sentito un colpo e, subito dopo, ha visto il vetro della porta anteriore andare in frantumi sotto ai suoi occhi. In giro non c’era nessuno. Il sasso è partito chissà dove, lanciato probabilmente con una fionda. Fortunatamente l’autista è rimasto illeso. Solo tanta paura per lui, e soprattutto tanta ansia e apprensione per “atti di vandalismo e sassaiole che vanno avanti ormai da un anno”.
La richiesta dell’Usb: “Basta corse nei quartieri periferici”.
“Siamo stanchi. Il tirassegno è diventato un vero e proprio passatempo in alcune zone di Napoli, e ora il fenomeno si sta allargando anche alla provincia. Chiediamo la possibilità di non transitare più nei rioni a rischio atti vandalici” ha dichiarato Adolfo Vallini, coordinatore dell’Usb per i Trasporti e rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza. “Non vogliamo ghettizzare gli abitanti ma tutelarli e garantire l’incolumità di viaggiatori personale” spiega. Una richiesta, quella del sindacato, da valutare con attenzione: l’interruzione del servizio rischia infatti di penalizzare gli abitanti dei quartieri periferici. Ma cosa sarebbe successo se ieri a bordo dell’autobus colpito ci fossero stati dei passeggeri?