La cerimonia di intitolazione ha visto la partecipazione, oltre che del Sindaco Luigi De Magistris, delle figlie del celebre statista Bianca e Maria e di tanti esponenti politici. In piazza anche il segretario regionale del Pd Anna Tartaglione, l’europarlamentare Andrea Cozzolino e l’ex presidente della Regione Campania Antonio Bassolino.
Grande statista e rivoluzionario.
“Sono orgoglioso – ha dichiarato de Magistris – che la mia Giunta che è una Giunta di sinistra abbia voluto questo atto. Berlinguer è stato un grandissimo statista, politico, intellettuale, un grande rivoluzionario e un uomo che pensava che si potesse cambiare il Paese anche governando e, quindi, in modo democratico”. Il Sindaco ha inoltre ricordato la sua partecipazione da giovane al funerale di Berlinguer e si è detto “profondamente ispirato, in quanto uomo di sinistra, dalle idee gramsciane e di Berlinguer e nel mio piccolo cerco di far tesoro della sua testimonianza”. Il sindaco ha voluto inoltre ricordare “l’altissima valenza morale di Berlinguer, che ha insegnato molto anche a chi è nato alla fine degli anni Sessanta”.
Il trentennale della morte di Berlinguer.
La cerimonia è avvenuta nel trentennale della morte di Berlinguer per cui sono state, a livello nazionale, diverse le iniziative. “Questi momenti – ha affermato la figlia Bianca, giornalista – sono per noi molto importanti. Negli anni il suo partito ha cercato di dimenticarlo e addossargli responsabilità che non aveva avuto, ma tutti voi non lo avete permesso. Non credo nei paragoni storici. Papà ha sempre interpretato la politica come scelta di vita alta e nobile, come sacrificio per migliorare la vita degli altri”.