La Commissione Patrimonio, presieduta da Vincenzo Varriale, ha svolto ieri mattina un sopralluogo alla Galleria Principe di Napoli per verificare lo stato dei luoghi. Durante la visita, alla quale hanno partecipato insieme al presidente Varriale e alla consigliera Lorenzi, l’Assessore al Patrimonio, Alessandro Fucito e una delegazione di commercianti del Centro commerciale naturale Museo, si è discusso dei tempi di recupero degli spazi e delle modalità di assegnazione dei locali.
Le proposte del Comune dopo il sopralluogo avvenuto ieri alla Galleria Principe di Napoli
Dopo la visita precedente, nel 2011, la commissione Patrimonio aveva elaborato una serie di proposte per l’utilizzo dei locali della Galleria, da assegnare, attraverso un bando, ad attività commerciali che valorizzino il made in Naples nel rispetto del patrimonio artistico-culturale, in continuità di relazione con il Conservatorio S. Pietro a Majella, l’Accademia delle Belle Arti e il Museo Archeologico Nazionale. Le proposte, raccolte in una mozione, furono poi votate in Consiglio comunale ma, ha sottolineato oggi il Presidente Varriale, manca ancora il bando e una volontà condivisa sul futuro della Galleria. Sulla stessa linea anche la consigliera Lorenzi, presidente della commissione consiliare Cultura, che ha ricordato un analogo sopralluogo svolto in Galleria dalla commissione, al quale non ha fatto seguito alcun atto concreto.
In attesa che terminino le attività preliminari all’emanazione del bando, che riguarderà la metà dei 24 locali della Galleria, l’Assessore Fucito ha spiegato che nelle intenzioni dell’Amministrazione la Galleria Principe vedrà la coesistenza di soggetti ed attività che declinino i tre principi della memoria, del futuro e dei Paesi del mondo. Sicura, quindi, la presenza del museo dell’Anpi, l’Associazione Partigiani, delle attività dei e per i giovani, come previsto dal bando che fa capo all’Assessorato ai Giovani, e le presenze, istituzionali e pubbliche ma ancora da definire, che siano segno tangibile della vocazione di apertura agli altri Paesi della città di Napoli. Uno dei nodi principali da sciogliere, ha sottolineato l’Assessore al Patrimonio, è quello dei locali al primo piano, già occupati dalla Tesoreria comunale e dalla ex Commissione Elettorale, costituiti da numerosi vani comunicanti ma con un unico punto di accesso, circostanza che ne rende impossibile un utilizzo per attività con caratteristiche diverse tra loro.
Tra le ipotesi per il futuro della Galleria Principe l’insegnamento degli antichi mestieri
Sulle ipotesi discusse, i rappresentanti del Centro commerciale naturale Museo hanno auspicato una decisione in tempi rapidi che tenga conto della vocazione commerciale e artigianale della zona, proponendo l’inserimento nel bando di criteri di preferenza per le attività storiche che prevedano la destinazione di spazi all’insegnamento ai giovani degli antichi mestieri.