Ricordate il Referendum nazionale contro le privatizzazioni dei beni elementari e per un’acqua patrimonio pubblico? Ricordate che vinse un sistema di gestione pubblica dell’acqua? In questi anni i governi e le amministrazioni regionali hanno ignorato tutto ciò!
La Gori, il Governo e le Regioni privatizzano l’acqua a dispetto delle legge
La manifestazione di ieri ha chiamato migliaia di persone in piazza contro la Gori (Gestione Ottimale Risorse Idriche, affidataria del Servizio Idrico Integrato dell’Ambito Territoriale Ottimale), le sue cartelle esattoriali esorbitanti e l’atto illegale e criminale delle istituzioni nazionali e regionali che hanno ignorato un referendum popolare. Inizia così una nuova campagna di lotta per un’acqua pubblica. Ieri tutti i cittadini che hanno risposto alla chiamata dei comitati vesuviani e sarnesi si sono riuniti in protesta in migliaia e hanno sfilato per il No Gori Day in tutta Napoli.
L’acqua non è più un bene pubblico e la Gori ne è un sintomo
La società che gestisce privatamente il pubblico patrimonio idrico di 76 comuni del vesuviano e del sarnese, in seguito all’approvazione delle amministrazioni della proposta di aggiornamento delle tariffe, ha reso retroattiva la delibera in questione, provocando l’ira dei cittadini che hanno ricevuto migliaia di bollette con pretese economiche oscillanti tra i 500 e i 700 euro.
In piazza 76 comuni, Sinistra e libertà e il Movimento 5 stelle
L’Ato 3, l’Ambito territoriale ottimale, del Sarnese e del Vesuviano, tra le province di Napoli e Salerno, conta centinaia di migliaia di cartelle pazze. Ciò non solo ha adirato i cittadini per gli esborsi incredibili ma, anche, per il fatto che l’esito del referendum popolare per un’acqua pubblica non è stato osservato.
Ieri migliaia di persone a Napoli per il rispetto del Referendum
Sindaci, assessori, consiglieri comunali, gonfaloni e cittadini dei Comitati per l’acqua pubblica hanno urlato in piazza “con un referendum è stato scelto che l’acqua restasse pubblica” e che la volontà popolare “non è stata rispettata“. Il corteo ha percorso le strade tra piazza Matteotti e Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania. Tra gli striscioni esposti ricordiamo quello “Via la Gori dai nostri territori“, quello “Basta! No alla Gori, bruciamo le bollette pazze“. Presenti alla manifestazione anche Sinistra Ecologia e Libertà e il Movimento 5 stelle.
Il vicepresidente alla Camera Luigi Di Maio, padre Alex Zanotelli, il presidente del Cda dell’Abc Maurizio Montalto, chiedono il rispetto della volontà popolare e la lotta alle lobby interessate alla privatizzazione dell’acqua. Montalto denuncia che “ci sono problemi che partono dal Governo e di conseguenza ricadono anche qui, sui territori, a cominciare dalla Regione. Chiediamo che la Regione intervenga per un sistema diverso da quello attuale“.