Inizio restauri delle statue equestri a piazza del Plebiscito

Finalmente, dopo 4 mesi di ritardo, l'avvio dei restauri delle statue equestri di piazza del Plebiscito.

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Finalmente ieri, con lo sblocco burocratico di una determina dirigenziale, il Comune di Napoli ha iniziato i lavori di restauro delle statue equestri di piazza del Plebiscito. Grazie al finanziamento della Ferrero S.p.A. di 10.000 euro per i lavori, che promise un’impegno di tal genere se la città avesse accettato di ospitare il 18 maggio scorso il concerto per i festeggiamenti dei 50 anni della Nutella, i basamenti di marmo bianco dei Bronzi e le statue stesse saranno ripuliti dai graffiti vandalici in un periodo record di 60 giorni.

La Finmaster, in collaborazione con la TecniKos Restauri, sarà responsabile anche della realizzazione di un cortometraggio didattico che, sulla base della cronaca dei lavori e della finalità dell’intervento dei restauri, diffonderà il messaggio educativo a proposito di cosa è arte di strada e cosa è invece vandalismo.

Ricordiamo che le statue equestri sono capolavori dell’Ottocento e ritraggono Carlo III di Spagna e Ferdinando I delle Due Sicilie, i re borbonici responsabili dell’avanzamento del Regno tra Sette/Ottocento a III potenza politica, scientifica, economica, sulla faccia della terra (dopo Gran Bretagna e Francia). I lavori di fusione furono realizzate negli opifici di San Giorgio a Cremano dei Righetti, i quali oltre ad essere le fonderie preferite dal Canova per realizzare le sue opere furono celebri per la loro innovazione e inventiva industriale. I Righetti inventarono l’innovativo metodo di fusione a vasi comunicanti, metodo più veloce e più efficiente di fusione.

Grazie alla grande perizia di realizzazione e alla conoscenza dei metalli le state equestri sono ancora qui e sfidano i segni del tempo e dei vandalismi.