E’ noto soprattutto, forse solo, agli esperti, ma da quasi 20 anni, è nota l’esistenza di una seconda luna, ribattezzata “3753 Cruithne”, che orbita attorno al nostro pianeta secondo un disegno tanto particolare e così poco tradizionale da essere considerata un “quasi satellite”.
Da quasi 20 anni gli esperti conoscono questa seconda luna
Cruithne, il cui nome è quello di un popolo leggendario della Britannia durante l’Età del Ferro, è stato scoperto il 10 ottobre 1986 da Duncan Waldron e appartiene al gruppo di asteroidi Aten. Si tratta di un asteroide che ha un periodo di rivoluzione di 364 giorni, e, comunque, molto piccolo: appena 5 chilometri di diametro, troppo poco per essere visibile. Senza considerare la sua orbita, tanto allungata da far impiegare 770 anni per completare il viaggio intorno alla Terra, e che non ci consente di vederla, né a occhio nudo, né con telescopi.
La seconda luna vista già come luogo di possibili atterraggi per l’uomo
Resta comunque una scoperta molto importante. Stando, infatti, agli esperti della Smithsonian Institution Usa, la sua orbita potrebbe rappresentare un “ideale banco di prova per capire come si è formato ed evoluto il Sistema solare”. Almeno per i prossimi 8000 anni, prima che Cruithne abbandoni definitivamente la nostra gravità in favore di quella di Venere.
Si è pensato, infine, che potrebbe assomigliare alla cometa Churyumoiv-Gerasimenko, di cui si è già parlato e forse in futuro Cruithne potrebbe diventare un luogo di atterraggio per l’uomo in previsione dell’esplorazione degli asteroidi lontani.