Grazie ad alcune segnalazioni dei nostri lettori e alle indagini del Portale di Partecipazione Democratica e Cittadinanza attiva nell’Area nolana (www.areanolana.org), in seguito alla contrarietà di Legambiente Campania alla delibera regionale che vende ai privati di camorra e compagni 1000 ettari di terreni già sequestrati del Litorale Domizio-Flegreo, in questo articolo offriamo ai più una più chiara visione degli interessi che hanno spinto la Giunta regionale Caldoro e l’Assessorato al Demanio e all’Urbanistica Ermanno Russo ad approvare una delibera che, effettivamente, svende il patrimonio demaniale a 1,50 al mq ai privati condannati o processati per abusi edilizi, disastri ambientali, associazioni per delinquere di stampo camorristico.
Secondo Areanolana.org, Ermanno Russo, come del resto suo cugino Paolo Russo, sono i “controllori” istituzionali dei fenomeni criminali legati allo smaltimento dei rifiuti in Campania dal 2000 al 20o6. Un dato che fa accapponare la pelle visto e considerato la recente delibera, ma, tuttavia, logico, se non addirittura una reazione meccanica. Secondo la Cittadinanza attiva democratica dell’Area nolana i cugini Russo, originari di Mariglianella, hanno ricoperti ruoli istituzionali sia come esponenti del Partito Socialista Democratico Italiano, di Forza Italia e del Popolo della Libertà, poi per il Commissariato Straordinario per l’Emergenza Rifiuti in Campania, durante il Governo regionale di Antonio Bassolino e l’incarico a prefetto di Corrado Catenacci. Paolo Russo fu eletto deputato insieme a Nicola Cosentino nel 1996 e divenne tra il 1998 e il 2001 prima membro e poi presidente della Commissione Bicamerale di Inchiesta sul Ciclo Rifiuti in Campania (la stessa Commissione che per Catenacci la Camorra utilizzò per il suo tornaconto), mantenendo l’ultimo ruolo fino al 2o13.
Ermanno Russo è onorevole a partire dal 1990 per gli stessi partiti frequentati dal cugino Paolo e dal compagno Nicola Cosentino: oggi Ermanno Russo è assessore regionale al Demanio e all’Urbanistica della Regione Campania, governata da Stefano Caldoro. Ermanno, durante gli incarichi di Bassolino e Catenacci – rispettivamente alla presidenza della Regione Campania e a capo della Prefettura di Napoli -, divenne presidente della Commissione Anticamorra della Regione Campania.
In base a questi scarni dati biografici comprendiamo come i cugini Russi abbiano lavorato alle dipendenze della Repubblica Italiana durante l’emergenza rifiuti in Campania e le inchieste giudiziarie che coinvolsero, durante i commissariamenti straordinari di Bassolino, Catenacci e Bertolaso, anche esponenti politici come Nicola Cosentino e Luigi Cesaro. Per Areanolana.org Paolo ed Ermanno Russo, Nicola Cosentino e Luigi Cesaro hanno passato una vita insieme e hanno ricoperto incarichi, se non continui, contigui agli ambienti responsabili dello smaltimento illegale di rifiuti urbani e tossici in Camapania. Nicola Cosentino e Luigi Cesaro si sono accaparrati per anni appalti pubblici e commesse statali attraverso la politica clientelare del Commissariato e l’avallo della Camorra, stringendo saldi rapporti con Silvio Berlusconi e i suoi governi nazionali.
Stando a quanto detto non si può negare come i fratelli Russo abbiano stabilito relazioni con i Governi Berlusconi e i suoi dirigenti di partito in Campania, Luigi Cesaro e Nicola Cosentino, a partire dal 1997, anno da cui i Russo sostennero politicamente alle elezioni europee e alla Presidenza della Provincia di Napoli Luigi Cesaro.
Appena eletto a presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro nomina all’Assessorato provinciale all’Ambiente e influenza le designazioni ai consorzi pubblici e privati, alle autorità di bacino, all’ARPAC, ai comuni interessati dalla crisi rifiuti, una lunga lista di personaggi indicati da Paolo Russo.
Nicola Cosentino è legato a Paolo Russo da strettissimi e lunghi rapporti di amicizia, tant’è che quando la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli chiese l’arresto del primo, Russo fu l’unico a spendersi affinché si annullasse la richiesta di carcerazione.
Ecco spiegato il perché di tutto questo interesse dell’Assessorato regionale Russo per approvare una delibera che favorisce solo la Camorra dei rifiuti; nessuno, a questo punto, si sente di sostenere sentitamente le accuse di Legambiente Campania e di richiamare l’attenzione delle istituzioni?
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