Erri De Luca indagato, il 4 giugno l’Italia si mobilita a sostegno della libertà di espressione

Il 5 giugno si terrà l'udienza preliminare presso il tribunale di Torino per l'accusa, rivolta allo scrittore, di istigazione al sabotaggio nell'ambito della questione No Tav. La solidarietà allo scrittore arriva su Facebook

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“Se mi condannano per istigazione alla violenza non farò ricorso in appello. Se dovrò farmi la galera per avere espresso una opinione, allora la farò”. È la risposta di Erri De Luca all’accusa mossa nei suoi confronti dalla Procura di Torino per istigazione al sabotaggio in merito alla questione Tav.

L’Italia si mobilita su Facebook a sostegno di Erri De Luca

Il 5 giugno al Tribunale di Torino si terrà l’udienza preliminare del processo. Per dare il loro appoggio allo scrittore, da sempre simbolo della libertà di espressione e che in più occasioni si è esposto in prima persona dicendo la sua sui fatti più “spinosi” dell’attualità, il 4 giugno i suoi sostenitori si mobiliteranno con eventi e letture in segno di solidarietà nei suoi confronti. L’iniziativa, lanciata su Facebook, ha già registrato 3mila 300 adesioni“In tutte le regioni d’Italia il 4 Giugno, associazioni , librerie, auditorium, teatri,sosterranno Erri De Luca organizzando eventi e letture. Segnalate in questa bacheca gli indirizzi in cui si terranno tali pacifiche e poetiche manifestazioni di solidarietà, in maniera da consentirne la partecipazione al massimo numero di persone” si legge nel testo dell’evento.

Erri De Luca è stato iscritto nel registro degli indagati lo scorso settembre per aver pronunciato una frase “sospetta” durante una trasmissione televisiva:

“Hanno fallito i tavoli del governo, hanno fallito le mediazioni: il sabotaggio è l’unica alternativa”.