Cuori infranti al San Paolo, il Viktoria Plzen ne fa tre.

A meno di miracoli sportivi, Napoli fuori dall'E.L.

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San Valentino amaro per il Napoli. All’inizio la sensazione era che Mazzarri volesse vincerla questa partita. In campo infatti molti titolarissimi: De Sanctis, Maggio, Zuniga, Pandev e Cavani, nel giorno del suo ventiseiesimo compleanno.

Aveva sperato di segnare il Matador ed infatti ci è andato abbastanza vicino in più di un’occasione, ma questa sera si è visto soprattutto un Napoli che avanti non finalizzava  e dietro non difendeva. Brutto esordio per Rolando, a parte qualche colpo di testa spazzare, per il resto è da valutare se sia il caso di riscattarlo a giugno.

Non gli sono di grande aiuto neanche Britos e Gamberini, il secondo esce nella ripresa per far spazio ad Hamsik.

Il Viktoria Plzen era tra le più forti tra quelle che potevano capitare agli azzurri, ma sicuramente inferiore tecnicamente al Napoli a maggior ragione che in campo non c’era il Napoli B: i cechi passano in vantaggio al 28′ con Darida e subito Mazzarri come reazione fa riscaldare lo slovacco che però entra poi solo a inizio ripresa. Bisogna ammettere che con l’entrata di Hamsik il Napoli ha cominciato a costruire di più: senza di lui Cavani non è ispirato e il centrocampo è inconsistente.

Centrocampo che già preoccupava dal 1′ visto che in campo c’erano Dzemaili, Donadel ed El Kaddouri, elementi di dubbio affidamento, ma schierati perchè Behrami è fermo ai box e Inler doveva rifiatare. C’è stato bisogno però l’ingresso in campo anche dell’ex Udinese, che ha sostituito un disastroso Donadel, ormai sparite le speranze di rivedere il centrocampista ai livelli di quando giocava in viola. Unica consolazione l’esordio boom del neo acquisto Radosevic che nel pomeriggio con la primavera ha messo a segno una doppietta, un goal su punizione e una prestazione che è un mix tra Inler e Gattuso.

Per cercare di ribaltare il primo vantaggio dentro anche Calaiò, per El Kaddouri, che fa il suo esordio in una gara europea toccando appena due palloni con scarsi risultati, a suo favore c’è da dire che in più occasioni è stato dimenticato e non servito dai compagni.

Napoli che dunque che a metà ripresa si schiera con difesa a 4 ( Maggio, Britos, Rolando e Zuniga), centrocampisti Dzemaili, Inler e Hamsik, poi Pandev dietro le due prime punte Calaiò e Cavani. E poi l’inaspettato: al 78′ Rajtoral firma il 2-0 scatenando la gioia dei numerosi supporters ospiti presenti al San Paolo. Napoli che deve assumere la consapevolezza che De Sanctis non è il grande portiere tanto osannato, e lo si era visto anche nelle ultime gare in campionato.

E poi la batosta: all’ 89′ il neo entrato Tekl mette di fatto il Napoli fuori dai giochi europei. La domanda ora è perchè Mazzarri abbia schierato i titolari. Forse non se lo  aspettava neanche lui tanto che già dopo il secondo goal pare abbia esclamato “me ne vado”. Gli azzurri, capitanati da Christian Maggio, perdono 3-0.

Nel complesso la squadra ospite fa 4 tiri e finiscono tutti in porta, considerando anche il fuorigioco di Rajtoral al 60′. A questo punto il Napoli dovrebbe vincere almeno 4-0 fuori casa la settimana prossima, altrimenti poi rimarrà solo il campionato.

A proposito di campionato, ci si augura che il fatto che Mazzarri abbia inserito tutti i più forti, tranne Cannavaro e Campagnaro, non influisca troppo nella gara con la Samp

Dunque compleanno rovinato a Cavani e serata da dimenticare, sperando che prestazioni così inconcludenti il Napoli non ne faccia più per il resto della stagione.