di Redazione
Fastidioso era fastidioso, ma sembrava innocuo. E invece Gabriele Paolini, il noto disturbatore televisivo che aveva diviso l’Italia con le sue performance, nascondeva un turpe segreto. Che oggi è venuto a galla, con l’arresto da parte dei carabinieri di Roma, per induzione alla prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico.
Tutto è iniziato con la denuncia di un laboratorio fotografico di Riccione, che aveva ricevuto, da un punto vendita di via Nomentana, dei file sospetti da stampare. Fotografie che ritraevano Paolini insieme ad alcuni ragazzi apparentemente minorenni, in pose sessuali esplicite. I carabinieri di Riccione hanno subito inoltrato la denuncia al nucleo investigativo di via Selci, che dal materiale sequestrato (c’erano anche dei filmini oltre che foto) ha identificato 3 minorenni, studenti, due di nazionalità italiana e uno rumeno, tutti ritratti insieme a Paolini in atti sessuali che avvenivano, a quanto pare, dietro promessa di un pagamento. Tutto accadeva in una cantina ora posta sotto sequestro.
Paolini ha in ogni caso diversi precedenti per molestie e ha lavorato anche come attore porno. Ma era anche sostenitore della campagna contro la pedofilia: da ragazzo infatti aveva subito, come da lui stesso denunciato, una molestia sessuale da parte di un prete. Le indagini proseguono per accertare la dinamica dei fatti e l’eventuale coinvolgimento di altri minori; lo stesso Paolini, che ora si trova a Regina Coeli, verrà ascoltato per chiarire la sua posizione.
11 novembre 2013