L’appuntamento è martedì 7 dicembre, alle ore 16,15, all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici: la filosofa Esther Basile e la giornalista Tjuna Notarbartolo si confrontano con le autrici Maraini e Marinelli
Dacia Maraini si racconta per la prima volta in un ritratto intimo, personale, inedito. “Alfabeto quotidiano. Le parole di una vita” (collana La camera del fuoco, 128 pp., 13,50 euro), Dacia Maraini con Gioconda Marinelli, è un libro Marlin editore, casa editrice fondata da Tommaso e Sante Avagliano. La presentazione a Napoli è in programma martedì 7 dicembre, alle 16,15, all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, in via Monte di Dio n. 14, in collaborazione con l’associazione Eleonora Pimentel “La tela del Mediterraneo”, nel segno di uno scambio culturale trentennale fra l’Istituto e Maraini, più volte ospite del settecentesco Palazzo Serra di Cassano che vide la Rivoluzione partenopea ed è culla della cultura internazionale. Dopo i saluti di Massimiliano Marotta, presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, e dell’editore Sante Avagliano, intervengono Esther Basile, filosofa, poetessa e curatrice del Premio “L’Iguana – Anna Maria Ortese”, ideatrice del Festival della Letteratura e saggistica filosofica che giunge alla XV edizione e insignita di due Medaglie dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e la giornalista e scrittrice Tjuna Notarbartolo, che dirige il Premio letterario “Elsa Morante”, in un confronto con Dacia Maraini e Gioconda Marinelli. Letture a cura dell’attrice e produttrice teatrale Ingrid Sansone e videoriprese a cura di Maria Rosaria Rubulotta. Ingresso libero con obbligo di Green Pass con documento di identità o, in alternativa, l’esito negativo di un tampone eseguito entro 48 ore dalla data dell’evento.
Frutto di una lunga amicizia, questo testo raccoglie, attraverso 250 parole, un’ampia conversazione sui più svariati argomenti: da quelli quotidiani alle passioni e alle battaglie di sempre, presentati in ordine alfabetico.
In primo piano un confronto serrato fra la grande autrice e la giornalista e scrittrice Gioconda Marinelli in un libro appassionante. In rilievo, durante la presentazione, le parole semplici e profonde che animano il mondo variegato di una scrittrice di livello internazionale, tradotta in una ventina di Paesi.
“Volare con le parole”
In questo libro, l’autrice di successi di critica e pubblico come “La lunga vita di Marianna Ucrìa” e vincitrice dei premi Strega e Campiello rivela squarci significativi del proprio mondo interiore e affronta senza remore sentimenti, valori, emozioni, piccole debolezze, convincimenti, ferite, abitudini ed esperienze.
Nella sua introduzione, dal titolo “Volare con le parole”, Dacia Maraini definisce il libro dotato del “ritmo di una partita di ping pong”: «Gioconda Marinelli mi ha proposto questo gioco dei vocaboli e io, dopo varie perplessità, l’ho accettato. E devo dire che mi sono divertita. Ci siamo divertite. Il ritmo è sempre stato un motivo di allegria per me: il ritmo delle parole, il ritmo del pensiero, il ritmo del ballo, il ritmo del respiro, il ritmo dei passi. (…) Il ritmo quindi è volo. Le parole scappano dalle mani e prendono a volteggiare per la pura gioia di tenersi sospesi per aria. È un sogno che faccio spesso. Ecco io spero che leggendo questo libro si sia presi dalla voglia di giocare e di volare da un tetto all’altro solo per il piacere di farlo».
Dalla conversazione emergono interrogativi esistenziali: domande sul senso della vita, sull’amore, la sofferenza, la violenza, la morte. Né mancano temi scottanti e attuali come l’inquinamento e la pandemia o, in relazione al passato, riferimenti all’infanzia difficile, con l’internamento per due anni in Giappone, e a figure centrali del Novecento come il padre Fosco, Moravia, Pasolini, Morante, Piera Degli Esposti. «La memoria è anche una presa di coscienza e quindi comporta responsabilità etica. Per questo è importante ricordare», evidenzia l’autrice di “Bagheria”, “Voci”, “Colomba” e “Trio”.
Non manca l’amore per la lettura: «Ovunque vado mi porto appresso un libro da leggere, magari anche piccolo, da nascondere in una tasca. In ogni occasione lo tiro fuori: un’attesa, un tragitto in autobus o in metropolitana, anche sul taxi leggo, salvo che sia buio. Una volta ho fatto ridere tutti perché mi sono messa a leggere sullo skilift. Divento svogliata e triste se non ho una storia che mi catturi e mi porti per mano in paesaggi sconosciuti, dentro stanze non mie, in tempi lontani e seducenti. Non potrei vivere senza leggere».
La romanziera, oltre che drammaturga e saggista sempre attenta ai conflitti contemporanei, non dimentica neppure il tema a lei caro della libertà della donna: «Se un uomo dice “voglio essere libero” si pensa alla libertà di parola, di pensiero, di azione. Se una donna dice “voglio essere libera”, si pensa immediatamente alla libertà sessuale. Vede che anche le parole sono misogine?».
Si tratta di un’occasione per conoscere i pensieri più reconditi e i moti dell’anima di una personalità che ha dedicato la propria esistenza alla scrittura, partendo dal presupposto di “non avere niente nella propria vita di cui non si possa parlare pubblicamente”.
«Chi conosce l’impegno letterario di Dacia Maraini, il suo linguaggio semplice, trasparente, sincero e allo stesso tempo profondo e ricco di vibrazioni, sa che i suoi pensieri sono incisivi e acuti e le riflessioni penetranti. In questo dialogo coinvolgente sugli argomenti più vari, da quelli quotidiani alle passioni e alle battaglie di una vita, si affrontano grandi temi e tutto ciò che ci appartiene: i valori, le emozioni, le aspirazioni, le regole, le nostre parole. “La realtà, come scrive Dacia, è complicata e sempre sorprendente”. Ed è un piacere ascoltarla, perché so che dirà sempre qualcosa di unico», sottolinea Gioconda Marinelli.
Biografie
Dacia Maraini è nata a Fiesole (Firenze) e vive a Roma. È autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi, editi da Rizzoli e tradotti in oltre venti Paesi. Ha vinto i premi Campiello, Strega, Napoli, Fregene, “Brancati”, “Flaiano”, Scanno, “Hemingway”, “Fulvia” (dedicato a Beppe Fenoglio). Tra i suoi romanzi ricordiamo: La vacanza, L’età del malessere, Memorie di una ladra, Donna in guerra, Isolina, La lunga vita di Marianna Ucrìa (dal quale è stato tratto il film di Roberto Faenza Marianna Ucrìa), Bagheria, Voci, Un clandestino a bordo, Dolce per sé, Buio, La nave per Kobe, Colomba, Il treno dell’ultima notte, La bambina e il sognatore, Tre donne, Corpo felice, Trio. Nel 2020 ha ricevuto il premio Viareggio alla carriera. In edizione Marlin: Dentro le parole (2005) e Dacia Maraini in cucina (2007), entrambi a cura di Gioconda Marinelli.
Gioconda Marinelli è nata ad Agnone (Isernia) e vive a Napoli. Naturalista e biologa, scrittrice e giornalista, ha pubblicato biografie di artisti, tra cui Tina Pica, Luisa Conte, Anna Campori, Mario Lanza, Miranda Martino, Sandra Milo, Katia Ricciarelli; saggi su scrittori come Michele Prisco, Maria Orsini Natale, Sibilla Aleramo, Dacia Maraini; poesie (con la prefazione di M.L. Spaziani e D. Maraini), testi teatrali e romanzi: L’uomo che fondeva le campane, Quale amore, Nel nome del vino e L’ospite inatteso.
Ha firmato monografie sull’arte antica delle campane, che la sua famiglia di fonditori continua a praticare con passione in Molise.
«C’è tutto il mondo privato e professionale di Dacia Maraini scandito in 250 parole» (Marzia Apice, Ansa).
«Curiosa, distratta, timida, piena di dubbi, nomade, “drogata” di libri, amante dei cani e del buon cibo, attaccata al senso del dovere, profondamente sincera: ecco la Maraini vista dalla Marinelli» (Ida Palisi, “Il Mattino”).
«Un gioco divertente ma anche profondo che ripercorre la vita di Dacia Maraini» (Luca Barbarossa, “Radio2 Social Club”)
«Un libro che sa coniugare perfettamente leggerezza e profondità. Un libro che si legge con divertimento e che, nello stesso tempo, fa riflettere» (Eugenio Murrali, giornalista e scrittore)
La scheda del libro: https://www.marlineditore.it/shop/86/86/1885_alfabeto-quotidiano.xhtml?a=30
Intervista con le autrici: https://www.youtube.com/watch?v=GZ1os5Ypmyw&t=614s