Sono stati identificati dai carabinieri gli aggressori di Daisy Osakue. Si tratta di tre ragazzi italiani, denunciati per lesioni e omissioni di soccorso. La motivazione del gesto sarebbe riconducibile a mera goliardia. Non solo “nessun razzismo“, ma “pare che uno dei ‘lanciatori’ sia il figlio di un consigliere comunale del PD!!!“, scrive su Fb il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
Daisy Osakue: i tre aggressori hanno ammesso le loro responsabilità in caserma
I tre giovani, residenti a Vinovo, La Loggia e Moncalieri, sono stati identificati attraverso una complessa attività di indagine, che ha permesso ai militari dell’Arma di individuare la targa del Fiat Doblò da cui è partito l’uovo che ha colpito in pieno volto l’atleta italiana. L’auto, intestata al padre di uno dei tre giovani, aveva sulla fiancata destra residui di uovo. Accompagnato in caserma, il proprietario ha spiegato che spesso l’auto veniva usata dal figlio 19enne. Quest’ultimo ha confessato almeno sette lanci di uova negli ultimi due mesi e ha fatto il nome dei due amici. Anche loro, convocati in caserma, hanno ammesso le proprie responsabilità.