Dai siti di Pompei ed Ercolano ai grandi musei di Napoli, a partire dal Museo Archeologico Nazionale, dal museo di Capodimonte e dal Madre. La Campania si colora di giallo e da oggi, in linea con le disposizioni del nuovo decreto, dopo oltre due mesi di stop, riaprono dal lunedì al venerdì anche i musei di Napoli.
“Questa pandemia ci ha limitato tantissimo, in tutto. Molte attività ci sono state impedite, tra cui quella di fruire dell’arte. Appena abbiamo appreso della riapertura dei musei ci siamo detti che visitare il Mann sarebbe stata la prima cosa da fare lunedì mattina”, ha raccontato alla Dire Fabrizio, studente di 23 anni, che oggi ha deciso di visitare il Museo Archeologico Nazionale di Napoli insieme alla sua fidanzata. “Dopo qualsiasi catastrofe naturale molto spesso tutte le civiltà del mondo festeggiavano con una celebrazione di tipo artistico. La riapertura dei musei sembra essere un passo in avanti proprio in questo senso”, ha detto Marina, una delle prime a visitare il Mann.
Questa mattina, a quanto apprende la Dire, sono stati circa 100 i visitatori a scegliere il Museo Archeologico Nazionale di Napoli per la ‘prima’ riapertura in zona gialla. “Venire al museo – ha spiegato alla Dire Antonella Carlo, responsabile comunicazione del Mann – significa visitare un percorso in totale sicurezza e in tranquillità. Le misure per contrastare il Covid sono quelle che già avevamo applicato a giugno dopo il primo lockdown: gli ingressi sono contingentati, c’è una segnaletica che distingue ingresso e uscita, il distanziamento viene garantito anche con controlli nelle sale”.
Il Mann, in occasione della riapertura, ha deciso di prorogare le promozioni riservate ai visitatori. “Fino al 28 febbraio – ha proseguito Carlo – sia online che in loco si può acquistare la card di abbonamento annuale. Con Open Mann, dal costo di dieci euro, si può accedere al museo per 365 giorni l’anno. Con soli 15 euro l’accesso illimitato è valido per due persone. Rimangono poi attive le offerte dedicate ai più giovani, con sconti per gli under 25, per gli studenti e gli specializzandi”. “Riaprire oggi – ha detto la responsabile comunicazione del Mann – significa rincontrare il nostro pubblico dopo un periodo lungo in cui abbiamo comunicato principalmente tramite i social. La percezione concreta e fisica del patrimonio culturale è importante. Per questo oggi ripartiamo con entusiasmo, quasi come se avessimo lasciato interrotte e sospese le attività allo scorso novembre”.
Per la prima settimana di riapertura, il Museo e Real Bosco di Capodimonte offrono una promozione speciale ai visitatori: al prezzo di un solo ticket si può acquistare l’ingresso per due persone. Prorogate fino ad aprile tutte le mostre in corso. “Capodimonte – ha detto il direttore Sylvain Bellenger – grazie allo spazio di cui dispone può garantire la massima sicurezza ai visitatori. Abbiamo un bosco enorme, 134 ettari, e il museo è uno dei più grandi d’Italia con 130 gallerie e 15mila metri quadrati di sale espositive. La distanza sanitaria è automaticamente garantita perché l’architettura è gigantesca, non abbiamo difficoltà a organizzare le visite. È un momento particolare, non ci sono turisti, e il nostro pubblico sarà il più locale che si possa sognare. Anche questa, per noi, è la grande bellezza della riapertura”.
“Vedere il museo che tornato alla vita, rivedere il pubblico nel museo è una gioia enorme, una gioia senza fine che ci fa capire il senso del nostro lavoro. È un momento delicato per l’umanità, sono stati mesi noiosi e pesanti, un museo aperto e’ un ritorno all’identita’ e alla curiosita’”. Lo ha detto il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger nel primo giorno di riapertura dei musei in Campania. “La scelta di far pagare un ticket unico per due ingressi – ha spiegato – è un invito a dialogare, a conversare sulla cultura. Siamo stati distaccati, in questi mesi, dall’identità e anche dalla cultura”.
Alle mostre in corso a Capodimonte, si aggiunge da oggi anche l’esposizione, inaugurata stamattina, ‘L’Ottocento e la pittura di storia: Francesco Jacovacci’ a cura di Maria Tamajo Contarini che porta all’attenzione del pubblico il dipinto di Francesco Jacovacci Michelangelo sul letto di morte di Vittoria Colonna (1880), restaurato grazie al sostegno dell’associazione Amici di Capodimonte Ets. L’allestimento della mostra è curato da Rosa Romano. L’opera è al centro di un allestimento in cui sono protagonisti le due grandi personalità della cultura e dell’arte del Cinquecento italiano: Vittoria Colonna e Michelangelo Buonarroti. Il progetto espositivo rientra nella tipologia di mostre-focus ‘L’Opera si racconta’ con cui il Museo e Real Bosco di Capodimonte, nella sala dedicata al primo piano, da’ voce a dipinti, sculture e oggetti d’arte presentati al pubblico in relazione con altre opere o documenti in grado di spiegarne il contesto. “Il patrimonio che Capodimonte offre ai visitatori – ha detto Bellenger – non è fatto solo delle collezioni permanenti: siamo l’unico museo del Paese che è capace di raccontare la storia dell’arte italiana nella sua totalità, dal dodicesimo secolo all’arte contemporanea. C’e’ molto da vedere a Capodimonte e le visite possono finire sempre con una passeggiata meravigliosa nel bosco, ora in corso di restauro per un ritorno alla sua forma barocca”.