Breve viaggio nella trasformazione di un quartiere
Balneolis, probabilmente questa è l’origine del nome Bagnoli, evoca sicuramente il mare, le vacanze.
Per chi ha ascoltato i racconti dei più anziani, è facile immaginare una Bagnoli meta di visitatori in cerca del benessere profuso dalle bellissime “Terme Bagnolesi”, visitate anche da tanti personaggi del bel mondo napoletano.
Poi l’avvento della fabbrica l’ha resa diversamente nota, e nel corso degli anni è passata dall’essere, periferia baciata dal benessere, a quartiere con altissimo tasso di disoccupazione, inquinamento marino e ambientale. E poi tanti paroloni come riconversione, bonifica, colmata, rinascita, raccolta differenziata.
Grazie a quest’ultima, in vent’anni le amministrazioni si sono accreditate il merito della nascita di un quartiere modello il cosiddetto “ Fiore all’occhiello” della differenziata.
Ormai, tutto ciò è solo un ricordo.
Nonostante nella sua campagna elettorale, il nostro attuale Sindaco Luigi de Magistris, eletto con un plebiscito nel quartiere, abbia promesso di riattivare al cento per cento la raccolta, la popolazione continua a vivere nel suo degrado, rifiuti sparsi depositati agli angoli dei marciapiedi e sulla sede stradale.
L’Ultima vessazione subita dai Bagnolesi, in ordine di tempo, è stata la mancata presenza del Sindaco atteso alla X Municipalità per l’ intitolazione del parlamentino della stessa a Sandro Pertini, de Magistris, ha delegato all’evento il suo vice Sodano. E così il comitato “Bagnoli in rinascita” ha perso l’opportunità di consegnare personalmente al primo cittadino una petizione con delle richieste a una raccolta firme del quartiere.
Strano però, il Sindaco era proprio lì a pochi passi, nella sede della “Bagnoli Futura”.
Peccato dopo il “Danno la Beffa”
di Patrizia L’Astorina