Non ci sono teste di serie, né altre limitazioni per girone o nazione di provenienza: sono possibili tutti gli accoppiamenti, derby nazionali compresi.
Così Antonio Conte, il tecnico della Juve, a pochi minuti dal sorteggio: “Non siamo tra le favorite, siamo sereni. Ora vediamo il sorteggio, ma un minuto dopo riprendiamo a pensare al Bologna”.
Giovanni Galli pochi minuti prima su Premium Calcio dice che vedrebbe bene il Psg per la Juve, a prescindere dal fatto che l’ex di turno Ibra non giocherebbe l’andata perchè squalificato.
Le date dei quarti sono ad aprile: il 2-3 per l’andata e il 9-10 per il ritorno. Ovviamente il Barça di Messi, come il Bayern e il Real Madrid sono gli ostacoli peggiori, mentre il Galatasaray e il Malaga appaiono i più abbordabili. Tre squadre spagnole, due tedesche, una italiana, una francese, una turca nessuna inglese.
Gianni Infantino, con a fianco la coppa, dopo aver riportato gli auguri del presidente Uefa Michel Platini e aver mostrato un video di presentazione delle otto pretendenti presenta l’ambasciatore della finale di Wembley dove si assegnerà quest’edizione: Steve McManaman. Gli chiede come mai non ci sono squadre inglesi, proprio in quest’edizione, e dopo 17 anni e Steve risponde dicendo che il torneo è diventato più duro per l’exploit crescente del calcio spagnolo e per la presenza dell’outsider Psg.
Giorgio Marchetti, italiano, annuncia alcune indicazioni tecniche e poi si inizia: molti occhi puntati sulla diretta offerta da Premium Calcio per sapere chi si sfiderà in questa fase. Sono le 12,15 e si scioglie il mistero.
Ecco i quarti di finale di Champions 2012/2013, in ordine di estrazione.
Malaga – Borussia Dortmund (con andata in Spagna e ritorno in Germania)
Real Madrid – Galatasaray (con andata in Spagna e ritorno in Turchia)
Paris Saint Germain – Barcellona (con la prima a Parco dei Principi)
Bayern Monaco – Juventus (andata all’Allanz Arena e ritorno allo Juventus Stadium)
Il ritorno di Ibra al Camp Nou, non sorride ovviamente Leonardo, presente in sala. Mc Manamann può tornare sereno in Spagna perchè al suo Real è andata bene.
Emanuele La Veglia