Dante 700: il MANN celebra la Divina Archeologia

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Con l’hastag #divinarcheologia sulle piattaforme social del museo saranno proposte alcune opere dell’esposizione su “Mitologia e storia della Divina Commedia nelle Collezioni del MANN”

Si aprirà il 14 settembre ‘Divina archeologia‘ la mostra che il Museo Archeologico Nazionale di Napoli presenta in anteprima digitale il 25 marzo, Dantedì , nell’ambito delle celebrazioni per i settecento anni dalla morte di Dante. Con l’hastag #divinarcheologia sulle piattaforme social del museo saranno proposte alcune opere dell’esposizione su “Mitologia e storia della Divina Commedia nelle Collezioni del MANN”, realizzata con il contributo della Regione Campania, ”Annunciamo per il DanteDì la data simbolica scelta per l’inaugurazione – dichiara il direttore del MANN, Paolo Giulierini – come è noto, Dante morì a Ravenna il 14 settembre del 1321, e una collaborazione importante è stata attivata con il Classis Ravenna- Museo della città e del territorio. Tanti sono i miti, gli eroi, i personaggi della storia antica che si incontrano nella Divina Commedia e il MANN è una miniera di riferimenti iconografici. Pochi sanno che un’immagine di Dante con veste purpurea e corona d’alloro campeggia su una volta del nostro Museo, opera ottocentesca dell’artista Paolo Vetri. Divina Archeologia sarà anche l’occasione per celebrare il legame fortissimo tra Virgilio e Napoli, dove si trova la sua tomba: prima di san Gennaro il poeta latino era considerato un ‘protettore’ della città e un mago, come testimonia il celebre mito dell’uovo di Virgilio. Un percorso che ci porterà con una serie di podcast dedicati, anche fuori dal MANN, fino al lago d’Averno e non solo. E inviteremo istituti e docenti a tenere lezioni su Dante nelle nostra sale e nell’auditorium“.

Tra le opere scelte per la campagna, la statua marmorea di Diomede, da Cuma. L’eroe greco fu fido compagno di Ulisse nel furto del Palladio: anche per questa impresa, è collocato con Ulisse nell’ottava bolgia del cerchio dei fraudolenti (Inferno, XXVI). In un affresco pompeiano i Troiani portano all’interno delle mura il cavallo di legno, condannando la città alla distruzione, e l’inganno del cavallo è una delle trame per cui l’Alighieri punisce idealmente Ulisse nella prima cantica della Commedia. Più volte nominato in relazione ad Ulisse ed al Centauro Chirone, c’è anche Achille che, inserito tra i Lussuriosi dell’Inferno, è uno dei protagonisti del Dantedì virtuale del MANN; con due affreschi: “Achille a Sciro” (dalla Casa dei Dioscuri di Pompei), e Achille ed il centauro Chirone, da Ercolano.