Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, si è spento la scorsa notte in ospedale.
Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, si è spento questa notte, 11 gennaio, all’1.15 presso il Centro di Riferimento oncologico di Aviano (Pordenone), dove era ricoverato dal 26 dicembre per complicazioni dovute a una disfunzione del sistema immunitario. Era nato a Firenze il 30 maggio 1956.
Membro del gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D), di cui fa parte il Pd italiano, Sassoli era stato eletto tre volte deputato al Parlamento europeo, e il 3 luglio 2019 ne era stato eletto presidente per la prima metà della legislatura in corso. Il suo mandato stava per scadere: l’Assemblea voterà martedì a Strasburgo il suo successore.
La carriera da giornalista
In precedenza era stato un noto giornalista e cronista televisivo. Aveva lavorato per diverse testate prima di passare alla conduzione dei telegiornali in prima serata. Nel 2004 era stato eletto presidente dell’Associazione della Stampa Romana, e nel 2007 era diventato vicedirettore del TG1 della Rai.
Nel 2009, David Sassoli aveva iniziato la sua carriera politica entrando a far parte del neonato Partito Democratico, per il quale si presentò e fu eletto al Parlamento Europeo nella circoscrizione per il Centro Italia con più di 400.000 voti. Dopo essere stato capodelegazione del Pd nel gruppo europarlamentare S&D, Sassoli venne rieletto eurodeputato nel 2014. In questa sua seconda legislatura, l’Aula lo elesse vicepresidente del Parlamento europeo.
Nel 2019, al suo terzo mandato, Sassoli fu eletto alla guida del Parlamento europeo. Nel suo discorso inaugurale da presidente, Sassoli sottolineò soprattutto l’urgenza di agire per contrastare il cambiamento climatico, la necessità di una politica più vicina ai bisogni dei cittadini e in particolare dei giovani, l’importanza di rafforzare la democrazia parlamentare e di promuovere i valori europei.
La presidenza Ue durante la pandemia
Durante la situazione eccezionale e senza precedenti causata dalla pandemia di Covid-19, il presidente Sassoli si è impegnato affinché il Parlamento europeo rimanesse aperto e continuasse ad essere operativo, introducendo per primo al mondo, già all’epoca del primo lockdown nel marzo 2020, la possibilità per gli eurodeputati di partecipare online a dibattiti e votazioni.