De Luca e Cozzolino si contendono la vittoria per le primarie PD

Vincenzo De Luca e Andrea Cozzolino si contendono la vittoria delle primarie del PD ed entrano nel merito dei programmi per le elezioni regionali a Salerno, Caserta e San Giovanni a Teduccio.

0
913

De Luca e Cozzolino si contendono la vittoria per le primarie del PD e la corsa alle elezioni regionali

Sulla falsariga dell’appuntamento di settembre tenutosi a Bagnoli che Matteo Renzi intitolò Fonderia delle idee, il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, in prospettiva delle elezioni regionali, fissa per venerdì 19 e sabato 20 dicembre un laboratorio politico alla Stazione Marittima di Salerno. Insieme alle sue giovani leve lo sceriffo di Salerno ha chiamato l’evento La terra delle idee e lo ha architettato in collaborazione con Umberto De Gregorio e Fulvio Bonavitacola e in completa antitesi ai tavoli di lavoro tematici voluti da Andrea Cozzolino sabato scorso al Museo Ferroviario di Pietrarsa.

Dopo la Fonderia delle idee di Renzi, Vincenzo De Luca rilancia il suo programma con la Terra delle idee

La Terra delle idee vuole dibattere con le istanze sociali e le associazioni professionali su 10 temi specifici e interni al programma elaborato per le Primarie del Partito Democratico e, soprattutto, su Risorse e Territorio, ovvero, sui progetti architettonici e urbanistici; ospiti d’onore saranno i professionisti del cemento nelle persone dell’Associazione costruttori, architetti e urbanisti, Guido D’Angelo, Massimo Pica Ciamarra, Bruno Discepolo, Giuseppe Guida, Fabrizio Mangoni, Nicola Pagliara, Aldo Loris Rossi, Francesco Tuccillo.

De Luca vuole coniugare giustizialismo e tecnocrazia

Vincenzo De Luca punta, dunque, sulla grande e la piccola borghesia, più sui tecnici che sugli umanisti della politica. Professionisti e intellettuali dovranno essere coinvolti nella sapiente gestione dei fondi europei e nell’investimento di lavori pubblici finalizzati alla messa a lavoro delle giovani generazioni e delle fasce più deboli.

Vincenzo De Luca attacca il governo regionale di Stefano Caldoro

Commentando una serie di dichiarazioni il primo cittadino salernitano afferma che «Bisogna sapere utilizzare i fondi europei non per fare porcherie clientelari, ma per realizzare progetti seri che creino lavoro e diano una speranza di vita ai giovani». Per sviluppare un programma in grado di eccellere nelle Primarie come nelle elezioni regionali De Luca punta sul lavoro e su attività capaci di ammortizzare la recessione. «Visto che negli ultimi cinque anni il Pil della Campania è stato sempre negativo e la disoccupazione è cresciuta: siamo gli ultimi per prodotto interno lordo e primi per i senza lavoro»; tentare un impegno in totale controtendenza con l’attuale governo regionale, che punti più sulla razionalizzazione degli investimenti e sulle ricadute pubbliche di questi che sulla svendita ai privati dei settori strategici, incarna la volontà di De Luca.

Da Pietrarsa Andrea Cozzolino polemizza contro Sel, Luigi De Magistris e, ovviamente, De Luca

Al termine dei dibattiti inaugurati a Pietrarsa, il bassoliniano Andrea Cozzolino, domenica era a Caserta per la campagna elettorale. Con la speranza di chi conta sulla memoria corta dei casertani, Cozzolino ha dichiarato che: «Caserta deve diventare la nuova capitale economica della Campania, la fabbrica della ricchezza».

Per questo motivo Andrea Cozzolino in questa sede ha incontrato i cittadini, le autorità e gli amministratori. Ricordiamo che Andrea Cozzolino, quando al timone della Campania vi era Antonio Bassolino, consegnò senza opporre resistenza, ad esempio, l’ultimo stabilimento Cirio di Caivano alla camorra sarnese e ai suoi affiliati, condannati più volte per reati ambientali e truffe alimentari, eppure ora dalle sue labbra escono parole del tipo:«queste zone sono state abbandonate da Caldoro e dalla sua giunta, occorre recuperare sui tre assi fondamentali: sanità, trasporti e ambiente. Sarà l’inizio di una nuova stagione di vittorie e di una capacità di governo innovativa, che porrà al centro della sua azione la lotta alla corruzione e alla criminalità (…). Sel commette un grave errore a condividere la parte finale del mandato con il sindaco de Magistris (..). Se Sel ha cambiato idea sullo strumento delle primarie ne prendiamo atto, quel partito ha scelto i suoi parlamentari, ha fatto le primarie. Non pensiamo si debba tornare ai tempi in cui i segretari si chiudevano all’interno di una stanza a scegliere parlamentari e dirigenti. Quel mondo antico è morto e sepolto e non ci appare molto di sinistra volerlo riportare in vita».

Il Movimento 5 Stelle replica ad Andrea Cozzolino e Vincenzo De Luca con il vicepresidente alla Camera Luigi Di Maio, il quale pur non avendo alcuna identità e programma, domenica ha affermato a Pomigliano d’Arco: «vogliamo portare in consiglio regionale aria fresca. Proveremo a vincere, ma va bene anche solo portare in aula quanti più eletti possibile. Stiamo facendo una cosa che non ha mai fatto nessuno, cioè dare la possibilità a tutti i cittadini di candidarsi ed essere eletti. Negli altri partiti, invece, si candideranno i soliti, i mandanti che hanno creato la Terra dei fuochi e gli altri disastri nella nostra regione».

Di Maio, in altre parole, propone i alternativa ai più o meno tecnocrati, candidati regionali privi di alcuna esperienza politica e professionale, sprovvisti di identità e di partito, di programma e di militanza.

Leggi anche: De Magistris e Vendola: il partito meridionalista anti-Renzi