Niente passaggio in consiglio regionale sulla sua vicenda giudiziaria, perche’ “non ho tempo da perdere, comunicatelo a chi e’ interessato a perdere tempo”. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, come riporta l’Agi, sembra non essere piu’ disponibile a riferire in aula dopo la bagarre messa in scena dal Movimento 5 Stelle, che lunedi’ ha occupato i banchi della presidenza e costretto i lavori a 4 ‘stop and go’, non riuscendo pero’ a bloccare l’approvazione della legge regionale sull’acqua, provvedimento cui erano contrari.
Dopo aver convocato la stampa per dare conto l’attivita’ svolta fino a questo momento dalla giunta, tra una battuta e l’altra sugli striscioni di protesta in consiglio (“c’era anche quello per la protezione della cinciallegra”, dice), De Luca rimarca che “si va avanti senza distrazioni per mantenere gli impegni programmatici”, annunciando che “fra 30-40 giorni presenteremo un rapporto sull’attivita’ del 2015, dal quale si capira’ che abbiamo fatto piu’ noi in cinque mesi di quanto fosse stato fatto negli ultimi cinque anni”. Prima di entrare nel merito del testo “di valore straordinario” sul sistema idrico, passa in rassegna i provvedimenti per la sburocratizzazione, la riduzione delle partecipate, l’avvio di diversi cantieri e nel campo della sanita’. Definisce quindi “sgangherate e incivili” le proteste del M5S, che lo hanno “costretto a rimanere per una giornata intera in una stanza fredda e micragnosa, in attesa di un messaggero di fiducia che gli comunicasse cosa stesse accadendo in Aula”.
Quanto al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha annunciato di voler “impugnare” la legge sul sistema idrico, si limita a un “no comment” e parla invece di “risultato straordinario per la correttezza democratica con cui si e’ proceduto”. La legge si fonda su due principi, sottolinea, “l’acqua come bene pubblico, che non viene data in appalto ad alcun privato, e l’intenzione della Regione di decentrare tutta la gestione sui Comuni singoli e associati”.
Gli fa eco l’assessore all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, chiarendo che “non c’e’ la creazione di alcun nuovo ente regionale”, in riferimento all’Eic, che “e’ invece espressione delle autonomie locali. Parlare di privatizzazione dell’acqua – aggiunge – e’ una sciocchezza”.
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