“Bagnoli è un problema delicato. Era parte di un grande progetto, ma non abbiamo potuto fare un passaggio automatico dal Por 2007-2013 al Por 2014-2020 perche’ le risorse servono a completare le opere, ma nell’area non era stato fatto nulla”. Lo ha detto, come riporta AGV/NEWS, Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, a margine della conferenza stampa sul Por 2014-2020. “I fondi europei – ha aggiunto – erano condizionati al completamento delle opere entro marzo 2017, oppure perderemo risorse. Rimane però un impegno politico-programmatico per finanziare l’area, purchè siano chiari i termini sia dei processi amministrativi, visto che l’area è affidata ad un custode giudiziario, sia i tempi della progettazione della politica”.
Intanto, qualche giorno fa si è insediata la Cabina di regia a cui hanno partecipato, oltre alla stessa Regione, governo e commissario. Al tavolo però non ha partecipato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “Io, come sapete – ha spiegato De Luca – , sono contrario a ricorsi e contenziosi, penso piuttosto che si debba lavorare per gli interventi da fare. Per me non c’è una fascia di costa più bella al mondo come quella di Bagnoli, unita a Coroglio e all’ex Nato. Mi pare un delitto non investire in maniera seria”. Il governatore ha poi annunciato che i comuni alluvionati del beneventano: “saranno esclusi dal computo del Patto di stabilita. Abbiamo avuto la buona notizia questa mattina dalla Protezione civile. Una buona notizia – ha evidenziato De Luca – per gli amministratori locali che potranno agire con maggiore serenità”.
POR 2014/20. Due le priorita’ per rilanciare la Regione Campania, lavoro e innovazione, sei gli obiettivi da raggiungere: Ict e agenda digitale, piano sociale e culturale, ambiente, riqualificazione urbana, trasporti e prevenzione rischi naturali. Era Iniziata così la conferenza stampa del governatore Vincenzo De Luca, sul tema del Por 2014/20. “La sfida – ha continuato – sarà quella di utilizzare tutte le risorse dei fondi UE. Per il Por 2014-2020 abbiamo a disposizione 4 miliardi e e 100 milioni. A causa di una gestione caotica ed eccessivamente centralizzata, la Campania perdera’ 3 miliardi del Por 2007-2013. Noi rendiconteremo un miliardo e 100 di progetti retrospettivi, altri 900 milioni per l’accelerazione della spesa e per i Grandi progetti, rispetto ai due miliardi e mezzo iniziali, solo 900 milioni dei quali 700 relativi unicamente alla metropolitana di Napoli. La sfida sarà non perdere nemmeno un euro per creare lavoro vero. ll nostro obiettivo è arduo – ha ricordato il governatore – ma ci proveremo”. De Luca ha sottolineato che per programmare e investire tutte le risorse, sarà necessario in primis snellire la gestione amministrativa: “Avremo bisogno di dotarci di una progettazione esecutiva, e faranno lo stesso i comuni. Costituiremo un ‘fondo di rotazione’ per aiutare le piccole amministrazioni, ma la Regione controllerà mese per mese, lo stato di avanzamento dei lavori”.
Altro tema delicato è quello che riguarda le questioni ambientali: “E’ assurdo che dopo il disastro ambientale che ha distrutto l’immagine dell’Italia, e dopo aver evitato di costruire i termovalorizzatori, siamo ancora agli ultimi posti. Dobbiamo risolvere in maniera definitiva l’emergenza ambiatale, a partire da impianti di depurazione di assoluta eccellenza. Dobbiamo migliorare i dati di raccolta differenziata, e soprattutto costruiremo almeno 12 impianti di compostaggio per smaltire 700mila tonnellate di umido l’anno ed essere totalmente indipendenti. Anche in questo settore – ha avvertito De Luca – staremo con il fiato sul collo a tutti i comuni della Campania, che avranno un vincolo di 2 anni e mezzo per gestire e ricolvere la questione rifiuti”. Infine, tra le sei sfide c’è quella della riqualificazione urbana che rientra nel Por 2014-2020. “Dobbiamo recuperare quattro aree – ha concluso il governatore – Cilento interno, Vallo di Diano, Titerno-Tammaro e Altra Irpini, ma non parlo di rifare il marciapiede o il giardinetto, perché dobbiamo fare investimenti per i giovani, affinchè non siano costretti a lasciare la Campania. Per questo per noi resta fondamentale puntare su ricerca e innovazione”.
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