“Se passa l’ultima boutade del ministro oscurantista secondo la quale non saranno più riconosciute le famiglie omosessuali, il bimbo che ho avuto l’onore di registrare nell’anagrafe del Comune di Napoli, nato da persone dello stesso sesso, non avrà diritti, non sarà uguale ad altri bimbi”. A dichiararlo è il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris con un post su Facebook. Il primo cittadino partenopeo, contro l’iniziativa del ministro dell’Interno Matteo Salvini, il quale proporrà di togliere dai moduli le voci “genitore 1 e 2”: “La famiglia è forte non se sopprimi diritti e neghi le libertà civili, ma se il legame d’amore è solido. Non riconoscere diritti a questi bimbi o farne morire altri nel mare perché hanno la pelle scura non è costruire comunità con famiglie solide e felici. Le comunità si fondano su legami di amore, non con recinti esclusivi imprigionati da catene di rancore e di odio”.
De Magistris: “per loro i delitti li commettono chi dedica la vita alla solidarietà”
“Mentre non trovano i soldi per i diritti degli italiani – e dicono prima gli italiani – mentre si tagliano i fondi per le periferie delle nostre città, nessuno parla dei tanti bambini yemeniti morti da bombe vendute dall’Italia all’Arabia Saudita. Nessuno ne parla anche perché nel prossimo bilancio del Governo le spese militari aumenteranno addirittura per come ordinato da Trump ai Paesi della NATO. Non salvare vite umane nel Mediterraneo e vendere armi di distruzione di massa a chi sta massacrando civili sono due crimini che meriterebbero un governo del cambiamento. Ma per loro questi non sono crimini, per loro i delitti li commettono chi dedica la vita alla solidarietà e a salvare le vite umane” conclude de Magistris.