“Noi siamo tra la gente”, mentre Renzi è circondato “da militari e metal detector”. Così il sindaco uscente di Napoli, Luigi de Magistris, commentando l’arrivo in città del premier e segretario nazionale del Pd alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale del candidato primo cittadino Valeria Valente. “Siamo contenti che in questa città affollata di turisti, a 48 ore dal voto, ci sia anche il presidente del Consiglio”, ha ironizzato l’ex pm. “Loro si sono chiusi nella Mostra d’Oltremare, circondati da militari e metal detector, io invece ho girato tra la gente”.
In merito poi alla presenza sul palco a sostegno di Valente anche del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, de Magistris ha sottolineato: “Il presidente del Consiglio ha schierato tutto il governo e tutto il partito. Un anno fa, alle regionali, dissi che non avrei fatto campagna elettorale e non la feci. Chi rappresenta le istituzioni a livello alto non dovrebbe fare campagna elettorale in modo così evidente, poi sta nella considerazione del ruolo che ricopri. Io sono un uomo delle istituzioni e continuerò a collaborare con le istituzioni democratiche del nostro Paese anche dopo il voto perché il nostro obiettivo è fare di Napoli la capitale del riscatto del Mezzogiorno che vuole rinascere e dare una mano all’Italia in un’ottica di unità pur nelle diversità”.
Ma cosa succederà alle urne a Napoli la prossima domenica? “Abbiamo il sentore che ci possa essere una vittoria clamorosa”. E’ la previsione di de Magistris, sul risultato del voto del 5 giugno. “Cosa accadrà, lo sapremo solo il 5 sera. Noi che viviamo per strada – ha aggiunto l’ex pm – e non circondati dai metal detector, abbiamo il sentore che ci possa essere una vittoria clamorosa che farà diventare Napoli, dopo 150 anni, capitale non istituzionale, ma politica del riscatto”. “Noi puntiamo al primo turno, se sarà ballottaggio non cambia se lo sfidante sarà Brambilla, Lettieri o Valente. Gli avversari si devono rispettare ma non si temono. Vinceremo, comunque, le elezioni”, ha risposto senza esitazioni.
“Il nostro progetto è l’unico che consolida la forza e l’autonomia della città. Fa bene al Paese una Napoli forte e autonoma che sa dialogare con le istituzioni nazionali e internazionali a tutti i livelli. Siamo motivati, – ha aggiunto de Magistris – non ci facciamo rappresentare da Verdini né da indagati per i rapporti con il clan dei Casalesi. Noi siamo schierati con il corpo contro la camorra, la lotta non la facciamo con le parole”.
Il sindaco uscente, poi, ha riflettuto su quanto avvenuto a Napoli negli ultimi anni: “Forse il peggior momento, la città l’ha vissuto quando c’è stata una filiera monocolore dal Governo centrale a quello regionale, provinciale e comunale. Quella è stata la stagione politica che ci ha consegnato commissariamenti, dissesti finanziari, montagne e montagne di rifiuti e di ecoballe”, ha concluso de Magistris.
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