C’è il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dietro l’ultimo errore giudiziario “inescusabile” che lo Stato italiano dovrà risarcire. Si tratta di 22.400 euro (circa 26mila con le rivalutazioni Istat), tra danni e spese legali, in favore di Paolo Antonio Bruno, magistrato di Cassazione che la procura di Catanzaro, nel 2004, aveva perquisito e indagato per concorso in associazione mafiosa.
Il Tribunale di Salerno condanna lo Stato per l’atto firmato dal sindaco napoletano
Il Tribunale civile di Salerno ha condannato lo Stato per almeno due errori “inescusabili”, commessi dalla procura di Catanzaro. In quanto “fin dall’inizio dell’inchiesta mancava qualsiasi elemento, sia pure di mero sospetto, idoneo a sorreggere l’accusa come prospettata”. E, inoltre, le indagini hanno avuto “una durata assolutamente irragionevole”. Con l’attuale primo cittadino napoletano, firmarono l’atto, l’ex procuratore capo di Catanzaro Mariano Lombardi (deceduto nel 2011) e l’aggiunto Mario Spagnuolo (ora procuratore capo a Vibo Valentia).