“Non si era mai visto un sindaco uscente senza soldi, che ha avuto contro tutti i poteri forti, il governo, la camorra, tutti i partiti politici, arrivare primo al ballottaggio distanziando di 18 punti il secondo arrivato. E’ l’inizio di una rivoluzione che far parlare di Napoli nei prossimi 5 anni”. Così il sindaco uscente di Napoli, Luigi de Magistris, commenta l’esito delle elezioni amministrative aprendo la conferenza stampa convocata presso l’hotel Oriente a Napoli.
Aver ottenuto il 43% dei consensi rappresenta “qualcosa di straordinario” per de Magistris che il prossimo 19 giugno andrà al ballottaggio con il candidato del centrodestra Gianni Lettieri. Parlando in un’affollatissima conferenza stampa, l’ex pm ha aggiunto: “Non abbiamo ancora vinto, ma vinceremo. Il risultato definitivo lo avremo il 19 giugno. C’è da fare una grande lotta e una grande battaglia per consegnare Napoli alla storia”.
In ogni caso, “parlare del futuro della giunta ora è presto – affermato l’ex Pm – nessuno dia per scontata la vittoria del 19 giugno al ballottaggio con Lettieri. In queste due settimane dovremo parlare con gli indifferenti, i delusi, i tanti astenuti, ma anche con l’elettorato Cinque Stelle. Un movimento che ha preso comunque il 10%. La nuova squadra? Posso dire che squadra vincente non si tocca e di certo non c’è nessun assessore con la valigia”.
De Magistris ha anche risposto a chi gli chiedeva il motivo per il quale, nonostante l’ampio consenso personale riscontrato alle urne, non sia riuscito a raggiungere il 51% di preferenze, spiegando come “Prima c’erano il centrodestra e il centrosinistra, io non rappresento alcun partito politico, ma sono stato appoggiato soprattutto da liste civiche”. Renzi, per de Magistris, “ha fatto di tutto per saldare il suo partito, ma la più grande rottamazione del Pd l’abbiamo fatta noi. Napoli era una roccaforte del centrosinistra che abbiamo scardinato. Non si può sostenere chi con i commissariamenti vuol mettere le mani sulla città”. E sul Premier ha anche aggiunto. “Ha riferito che il voto di oggi non è sul governo, ma riguarda le amministrazioni. Ammettendo, quindi, che questa amministrazione ha lavorato bene e la città non è stata governata poi così male”.
“Il mio obiettivo è solo Napoli”. E’ stata la risposta a chi gli chiedeva di un suo impegno alle elezioni politiche del 2018. “Siamo diventati un soggetto politico nazionale e internazionale. Siamo un unicum”. “Noi – aggiunge – vogliamo avere un ruolo internazionale. Vogliamo che si guardi a Napoli come un nuovo soggetto, come Atene e Barcellona, che sia di liberazione contro il sistema politico oppressivo, mafioso e liberista”.