di Redazione
Napoli – Federico Perna aveva 34 anni ed un cumulo di reati alle spalle: detenuto a Poggioreale, dopo aver girato diversi penitenziari, vi avrebbe scontato una condanna fino al 2018, ma è deceduto nel carcere napoletano l’8 novembre, in circostanze ancora da chiarire.
Tossicodipendente da 14 anni Federico, originario della provincia di Latina, era malato di cirrosi epatica ed epatite C, aveva problemi di coagulazione del sangue e disturbi psichici. Più volte il suo avvocato aveva richiesto il trasferimento del giovane per incompatibilità carceraria a causa della sua situazione di salute, ma le istanze erano state sempre rigettate dal Tribunale di Sorveglianza.
Sul corpo di Federico è stata già eseguita l’autopsia, ma i risultati non sono ancora pronti.“Da una settimana sputava sangue dalla bocca – ha denunciato la madre di Federico al Fatto Quotidiano – il martedì prima di morire aveva chiesto di essere ricoverato”. E aggiunge: “mi hanno dato tante versioni diverse: mi hanno detto che era morto nell’infermeria del carcere, poi in ambulanza, poi nel reparto dell’ospedale Federico II di Napoli”, “in cella gli somministravano tranquillanti e psicofarmaci” e ancora “l’ho visto con lo zigomo gonfio e un suo compagno di cella lo ha convinto a dirmi che gli avevano dato un pugno”.
Circostanze tutte da chiarire, ma che forse sono bastate al ministro Cancellieri per decidere di aprire una “rigorosa indagine amministrativa interna” per fare “completa chiarezza” sulla morte di Federico Perna .
29 novembre 2013