Il filosofo Luciano Floridi, lo chiama “onlife”: né on, né off line. Viviamo un’esistenza sempre più “ibrida”, tra realtà e realtà virtuale, preparandoci(ma occorrerà attendere minimo tre lustri!) al “Metaverso”: espansione virtuale del mondo reale, dove potremo vivere ed interagire attraverso un avatar e costruire una serie di esperienze che già consumiamo nel mondo reale. In uno spazio 3D, comodamente da casa nostra, potremo andare a concerti, visitare mostre, praticare fitness, fare shopping ed addirittura cenare o pranzare (e chiacchierare) con i nostri amici.
E’ di pochi giorni fa, la dichiarazione di Cecilia Alemani, curatrice della 59^ Esposizione Internazionale d’Arte de La Biennale di Venezia (“Il latte dei sogni”, ispirata ad un libro di favole di Leonora Carrington), secondo la quale “molte artiste ed artisti contemporanei stanno immaginando una condizione postumana, contrapponendo alla visione moderna ed occidentale dell’essere umano – un soggetto maschio e bianco centro dell’universo e misura di tutte le cose – mondi fatti di nuove alleanze tra specie diverse, abitati da esseri permeabili ibridi e molteplici, dove i confini tra corpi ed oggetti, sotto la pressione di tecnologie sempre più avanzate sono stati completamente trasformati, imponendo profonde mutazioni che ridisegnano nuove forme di soggettività e nuove anatomie”.
On y va, Rosi Braidotti docet.
In un mondo in continua e profonda trasformazione, mi sono chiesta quanto l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale possano far bene all’umanità (ed all’ambiente) e quanto tutto ciò influisca sulle nostre radici ed abitudini culturali così radicate. Pensavo a chi, oggi, detesta acquistare libri in formato e-book, piuttosto che in cartaceo, perché “il profumo delle pagine stampate di un libro è tutta un’altra cosa”; a chi non riesce a fare un acquisto on-line (e mi riferisco anche a persone mediamente informatizzate); a chi non sa utilizzare i cellulari di ultima generazione ed a chi, da solo, non ha saputo prenotarsi le dosi di vaccino anti Covid.
E’ chiaro che occorre fare più di uno sforzo, per distinguere il sistema autopoietico dell’umanesimo, da quello che è già nella visione postumana e che non è tutt’oro, quel che luccica, ma nessun giudizio, da parte mia. Che vi sembri agghiacciante, questo prossimo cambiamento, che ne abbiate una visione distopica, o che sentiate il cuore all’impazzata, benedicendo Neal Stephenson e “Snow Crash”, per ogni pagina del suo scritto (è lui che ha descritto ed immaginato il Metaverso, per primo), è tutto ok, ma sappiate che un pochino d’ansia – ‘sta situazione – la mette, eh.
Ho incontrato, quindi, per tutte e tutti Voi, la consigliera di una libreria del tutto lontana dal Metaverso, così magicamente umana nel senso stretto, dove i librai sono tutti soci di un progetto, un’idea nata come ambiziosa, mentre le altre chiudevano per mancanza di clienti, o trasformavano l’attività in altro. Un posto dove sentirsi a casa propria, come oltrepassando la porta di Duchamp, per volgersi verso infinite direzioni: quelle della fantasia, della coltura dei sentimenti. Perché se è vero che nel Metaverso vivremo tutte e tutti in una realtà aumentata, non c’è nulla di meglio che attendere qui ed oracon un libro in una mano ed una tisana bollente nell’altra, entrando ed uscendo da quella porta, al ritmo delle nostre emozioni.
Maria Rosaria, ti ringrazio di cuore, per questa intervista. Cominciamo dalle presentazioni: ti andrebbe di raccontarti ai nostri lettori?
Grazie a te, Eliana. Certamente, con piacere!
Sono una donna curiosa del mondo, mamma di uno splendido ragazzo adolescente; sonouna ingegnere impiegatoin una multinazionale, mi occupo di Qualità Futura e Innovazione e questo mi permette di esplorare larealtà che ci circonda e alimentare la mia immaginazione. I libri sono una mia fonte primaria di nutrimento e questo mi ha portato a diventare socia di IoCiSto e da luglio scorso uno dei 5 membri delconsiglio direttivo composto dallo storico presidente Claudia Migliore, dal vicepresidente Marco Esposito, il Tesoriere Paolo Pirri e da Annamaria Ariemma D’Anchise, donna preziosa che permette a tutti noi di non dimenticare mai alcun dettaglio. Io sono il consigliere di riferimento per l’area soci, eventi e Presentazioni.
Cos’è “IoCiSto”: come nasce il progetto e come si è evoluto ed i prossimi impegni ed appuntamenti
La nostra libreria, la “Libreria di tutti” come la definiamo noi soci, nasce su facebook, grazie ad un post del mitico Ciro Sabatino (oggi ancora con noi in veste di socio ma anche di editore di GIALLI.IT, che ha la sua sede proprio in libreria, in piazzetta Masullo) con una sorta di azionariato popolare – poco più di sette anni fa – quando in due quartieri cittadini (Vomero e Arenella) con una popolazione di circa 120 mila abitanti, avevano chiuso tutte le librerie.
Oggi IoCiSto è una APS che sperimenta una formula unica in Italia: è la felice combinazione tra una Associazione, impegnata nella promozione di eventi sociali e culturali e una libreria indipendente particolarmente attenta al mondo dei piccoli editori, questa combinazione è realizzata esclusivamente dall’impegno volontario di tutti i soci. Riguardo la libreria siamo stati fortunati, perché al progetto ha aderito dal primo momento Alberto della Sala, il nostro direttore, libraio eccezionale di professione e vocazione, esperto in libri antichi e di storia partenopea nonché grande tifoso del Napoli!
IoCiSto è un riferimento culturale estremamente attivo sul territorio partenopeo, anche con una sezione: La Zattera, dedicata ai bambini e al rapporto con le scuole, seguito con passione e competenza principalmente dalle nostre socie Elena Russo e Maria Grazia de Dominicis. Grazie ai social e alle dirette facebook dalla nostra pagina, abbiamo un discreto successo a livello nazionale ed internazionale. Ovviamente i contenuti sono di valore grazie al calibro di tutti i nostri soci. Mi vengono in mente i nomi di Titti Marrone, Enza Alfano, Maurizio de Giovanni ma rischio di fare torto a tutti i soci che non cito poi!
Prossimi impegni ed appuntamenti, vi racconto i principali: dal 9 al 12 giugno, in collaborazione con l’Istituto francese di Napoli Grenoble, CortoNero e con Comix la scuola italiana del fumetto, parteciperemo all’organizzazione del Festival del giallo città di Napoli MYSSTERY, ideato da Ciro Sabatino per Gialli.it, presentato ieri al Grenoble; e, a settembre, in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, faremo una “tre giorni” per parlare del rapporto tra Letteratura e Filosofia. Poi ci sono i progetti che definirei quotidiani: progetti per le scuole, gli ospedali, le carceri, le associazioni di arte, cultura e volontariato. Oltre ai laboratori di scrittura creativa per adulti e bambini, di arte e anche le nostre passeggiate letterarie, in collaborazione alla associazione Artepolis. Tutto questo senza prendere fondi pubblici ed esclusivamente ripeto, grazie al lavoro dei soci volontari.
Quali, le novità, in libreria
Tante! Sempre! Ti parlo della più rivoluzionaria: circa un anno fa, grazie all’idea di un altro vulcanico socio Gigi Agnano, è nata anche la nostra rivista online la Librellula. Abbiamo pensato di raggiungere i nostricontatti (all’epoca intorno ai 1200, oggi quasi 2000) con una newsletter, gratuita e mensile, che abbiamo chiamato appunto la Librellula. Le finalità erano soprattutto due:
1) offrire uno scaffale virtuale, magari anche complementare a quelli fisici della libreria, per informare sulle novità editoriali;
2) aprire uno spazio in cui scrittori, giornalisti e, più in generale, “addetti ai lavori” potessero raccontare di sé, dei “propri” libri in quanto autori o lettori. A dicembre scorso, ci siamo resi conto che avevamo “accumulato” una tale quantità di materiale interessante – in termini di interviste, recensioni, interventi – che, anche grazie al contributo di sponsor e soci, abbiamo deciso di provare la pubblicazione di un numero cartaceo. L’esperienza è andata talmente bene che la replicheremo con cadenza semestrale (prossimo numero a giugno). Infine il web. A brevissimo sul sito Iocistolibreria ci sarà un blog della Librellula, che recepirà, giorno per giorno, tutto quanto rifluisce nella newsletter mensile: notizie, interventi, racconti, poesie, interviste, recensioni. A quel punto potremo parlare dei “nostri” libri ogni giorno sul web, mensilmente con la newsletter, infine, ogni sei mesi, con la rivista cartacea.
I tuoi consigli di lettura
Per i consigli di lettura, come consigliere del gruppo presentazioni, è stato naturale chiedere il supporto di tutta la squadra, quindi oltre ai miei personali consigli, vi indicherò i titoli preferiti da tutti noi.
Partiamo dalla nostra blogger fiorentina Antonia del Sambro. Anima battagliera del gruppo che non a caso ha scelto il libro “La combattente” di Stefania Nardini. Grazie alla scrittura romanzata permette, in modo accessibile a tutti, di riscoprire gli anni di piombo, un periodo chiave di lotte e determinazione sociale della nostra storia. È possibile rivedere la presentazione sulla nostra pagina facebook o sul canale youtube della libreria, è stata fatta lo scorso 6 ottobre.
La nostra saggia socia e scrittrice Francesca Marone consiglia invece “la verità su tutto” di Vanni Santone: originale, psichedelico travolgente e ricco di suggestioni. Andato in onda il 4 febbraio.
La nostra presidente Claudia Migliore, divoratrice seriale di libri, consiglia “Tempesta madre” di Gianni Solla, un libro che va letto con lentezza, la stessa con cui il protagonista vive la sua vita e il rapporto con la sua “madre tempesta e rifugio”. due libri cui è molto legata la nostra scrittrice Enza Alfano: “Solo la pioggia” di Andrej Longo che potrete seguire il prossimo 28 febbraio e “Leggere gli uomini” di Sandra Petrignani, intervistata dalla nostra bravissima Enza lo scorso 20 gennaio.
Cinzia Martone consiglia un libro che presenteremo insieme il prossimo 22 marzo ed a cui anche io sono particolarmente legata: “Eccentrico” di Fabrizio Acanfora, un saggio autobiografico su Autismo e Asperger. Acanfora è un uomo, un musicista e un professore davvero straordinario! Napoletano. Consiglio vivamente di seguire la sua pagina su facebook e il suo blog fabrizioacanfora.eu, perché dà la possibilità di guardare oltre i concetti sociali cui siamo abituati e assuefatti. Infine, personalmente ho amato molto quest’anno proprio l’ultimo libro scritto da Enza Alfano: “Perché ti ho perduto”, che racconta con un linguaggio intimo, commovente e suggestivo, l’immensa Alda Merini.
E’ da poco uscito “Maradò”, libro di Anna Copertino per Homo Scrivens.. Ci racconti il tuo Maradò?
Premetto che Anna è meravigliosa, di una sensibilità rara. Che ammiro e stimo molto, come donna e come giornalista, leggerò il suo libro anche perché mi riporta al mio personale ricordo di Maradona, che ho conosciuto nel periodo mitico del Napoli, con Bertoni. All’epoca praticavo atletica leggera allo stadio Maradona ex San Paolo, e potevamo assistere spesso agli allenamenti del Napoli da bordo pista. Ricordi meravigliosi!
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