“Di nonna ce n’è una sola”: al Teatro San Ferdinando vanno in scena i diritti umani (VIDEO)

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di Giuliana Gugliotti

Siamo nati tutti liberi e uguali. Tutti abbiamo diritto alla vita, alla privacy, alla libertà di movimento, di pensiero, di espressione. Nessuno ha il diritto di discriminare, schiavizzare o torturare nessun’altro. Sono solo alcuni dei 30 diritti fondamentali dell’essere umano, sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani stilata nel 1948 dalle Nazioni Unite.

Per affermare, diffondere e far conoscere a tutti questi diritti si batte la fondazione Gioventù per i diritti umani Internazionale, che, insieme e grazie all’aiuto della compagnia Romanelli, arriva oggi in teatro con uno spettacolo scritto e ideato da Claudio Picardi, in arte Claudio Romanelli, per sensibilizzare lo spettatore a questo tema. Come? Nel modo più semplice: strappando una risata.

“Di nonna ce n’è una sola” è una commedia divertente dai risvolti drammatici, che si prefissa l’impegnativo compito di stimolare la riflessione sul tema dei diritti umani. Ancora una volta dunque si assiste a un teatro che supera se stesso, va oltre il palcoscenico e si fa strumento sociale, proponendo tematiche che esulano dalla rappresentazione stessa e abbracciano un orizzonte più ampio, in questo caso quello dei diritti fondamentali dell’essere umano, che riguardano (e che appartengono a) ognuno di noi.

Scritta, interpretata e diretta da Claudio Romanelli e con Veronica Astuni (Clotilde), Marina Billwiller (Carlotta), Pasquale Aprile (Totore), Antonio Dello Iacono (Oliviero), Paolo Masera (Battista) e Milena Cassano (Carmelina), la commedia è in scena il 28 e il 29 novembre al teatro San Ferdinando di Napoli.

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29 novembre 2013