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“I dialoghi di Acquafredda”: venerdì 21 agosto continua la rassegna ideata dal Centro Nitti sull’impegno civile e pedagogico

Nell’età della globalizzazione, il disinteresse dei cittadini nei confronti della res-publica costituisce una delle cifre ermeneutiche di fondo dell’odierna società liquida, che sembra aver smarrito il suo orizzonte di senso. All’eclissi del dialogo fa riscontro l’eclissi della democrazia, in quanto il dialogo ne costituisce la sua stessa sostanza.

L’agorà, da spazio fisico, si è trasformata in un’arena virtuale in cui le informazioni sono comunicate in maniera frammentaria e lacunosa attraverso i social: all’argomentazione e all’analisi, spesso, si preferiscono gli slogan e la responsabilità di gesti e linguaggi viene sostituita da frasi semplici e ad effetto; queste ultime risultano più adatte alle logiche della rete, ma svuotano di significato e di storia le parole, fomentando l’odio sociale e la disinformazione.

In questo luogo dalla struggente bellezza, dove si sentono ancor gli echi dell’eroico sacrificio di Costabile Carducci e dell’impegno civile di Francesco Saverio Nitti, nascono quindi i Dialoghi per contribuire, attraverso dibattiti e confronti dialettici su più temi, alla costruzione di un discorso aperto e di ampio respiro culturale ispirato ai valori della libertà, della democrazia e dell’emancipazione, che affondano le radici nel Mediterraneo di cui Acquafredda è stata protagonista nella storia.

Il lettore che sfoglia il nostro catalogo si accorgerà subito che ci piace creare libri in cui il limite è più spesso un legame che una separazione tra parole e cose; una mappa di ciò che all’apparenza sembra essere disperso e pare vivere solo di luce propria come le stelle del cielo, dove vedere strutture quali sono appunto le costellazioni. Anche per questo le nostre collane hanno tutte il nome di una stella o di una costellazione, andando così a formare la volta celeste retta dal nostro Atlante. Oggi si arricchisce di una nuova Collana, La Chioma di Berenice diretta da Fabrizio Manuel Sirignano (Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa) e da Maria Grazia Lombardi (Università degli Studi di Salerno). Completa il nome della collana il sottotitolo Voces Pedagogiae. Storie, linguaggi e narrazioni, che meglio specifica i suoi contenuti, rigorosamente scientifici. Infatti, tutti i volumi della collana sono sottoposti a due blind referees in forma anonima. Inoltre la collana si avvale di un comitato scientifico internazionale, composto da Enricomaria Corbi (Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa), Vicent Martines (Universidad de Alicante), Margherita Musello (Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa), Simonetta Ulivieri (Università degli Studi di Firenze), Maura Striano (Università degli Studi di Napoli Federico II), Francesca Marone (Università degli Studi di Napoli Federico II), Rosabel Roig Vila (Universidad de Alicante), José Leiva Olivencia (Universidad de Malaga), Roberto Sani (Università degli Studi di Macerata), Carolina Silva Sousa (Universidade do Algarve).

Storie, linguaggi e narrazioni. La riflessione sull’attualità delle categorie pedagogiche per leggere e interpretare la realtà nasce dalla consapevolezza della crisi mondiale che attraversa tutti i nostri sistemi: società, scuola, famiglia, politica, diritti. In questo scenario, la ricerca pedagogica – ancorata alle sue radici storiche e proiettata nella contemporaneità – fa sentire la propria voce rivendicando la valenza educativa dei processi e la centralità del soggetto nei sistemi. La collana, dunque, si propone di raccogliere studi, saggi e ricerche che intendono affrontare una lettura pedagogica dei contesti aprendosi al confronto inter e multidisciplinare.

In libreria a fine settembre, il primo volume F.M. Sirignano – S. Lucchese, Mezzogiorno pedagogico. Le lettere meridionali di Pasquale Villari e altri scritti sulla questione sociale in Italia (1861-1878), con un saggio introduttivo di Enricomaria Corbi. Seguiranno poi F.M. Sirignano, Quando da Acquafredda passò la Storia. La pedagogia dell’esempio di Costabile Carducci e F.M. Sirignano, Giovanni Gentile. Un’idea di scuola per la contemporaneità.

Francesco Paolo D’Amato
Direttore editoriale

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Redazione Desk

Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.

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