Nel corso di una messa nel Duomo di Napoli, il figlio dell’indimenticato campione argentino ha letto una lettera che ha emozionato tutti.
Diego Maradona jr, martedì 10 maggio, data storica perché nel 1987 è stato il giorno in cui il Napoli ha vinto il suo primo scudetto, ha letto, in occasione della Messa al Duomo, nella Cappella San Gennaro, in memoria del padre, in occasione proprio di quanto accaduto 35 anni fa, un messaggio di Ciro Ferrara, compagno di squadra del Pibe de oro.
“Diego, che giornata quella, che tempi. Eri con noi da tre anni, ti eri presentato allo Stadio San Paolo in un caldo pomeriggio d’estate e Napoli ti aveva accolto come un figlio. Il 10 maggio 1987 avevi in mano le chiavi del cuore di una città intera. Anche il cuore dei tuoi compagni di squadra quel giorno batteva impazzito. Esplodeva nel nostro petto e nei nostri occhi”
“Tu eri il nostro Capitano. Ci avevi portato così in alto che nessuno ci credeva, ti abbracciavamo tutti e tu ci strizzavi l’occhio come a dire: “Ve lo avevo promesso o no?”. Trentacinque anni dopo non sei più di questo mondo, ma non te ne sei andato, perché sei sempre qui con noi, nelle nostre vite, piene di bellissimi ricordi. Ci sembra ancora di vederti: te ne stai in mezzo allo spogliatoio vibrante di adrenalina, con le scarpette slacciate e i muscoli che già bruciano. Ci osservi tutti, uno per uno, e ci vieni incontro. Lo schiocco del tuo cinque ancora oggi scoppia nelle orecchie. E ci riporta proprio lì, dove vorremmo tornare ora se potessimo esprimere un desiderio. Non ti dimenticheremo mai. Ciao Diego. Ciao Papà”.
In Duomo erano presenti, tra gli altri, all’evento organizzato dall’associazione ‘Le Leggende del Napoli’, Bruscolotti, Bagni, Carannante, Renica, Di Fusco, De Napoli e il presidente Corrado Ferlaino.