Il Napoli riparte dalla sicurezza del 3-1 dell’andata, la Dinamo dalla voglia di ribaltare un verdetto quasi già scritto. Pronti, via e gli azzurri vanno vicini all’affondo: al 10° Dries Mertens fa vibrare la traversa della porta di Gabulov con un tiro dalla media distanza. Passano cinque minuti ed è Callejon ad aumentare il conto dei legni colpiti con un diagonale che si stampa sul palo sinistro. Per i russi un paio di occasioni pericolose su palle inattive, l’unica arma in grado di far male davvero agli uomini di Benitez, che producono due reti annullate per fuorigioco poco dopo il quarto d’ora. Poi poco altro, il Napoli gestisce il risultato favorevole, alla Dinamo manca davanti la qualità necessaria a far male.
Buono lo 0-0.
Più spavaldi nella ripresa gli uomini di Cherchesov che hanno con un colpo di testa di Kurany una buona occasione per passare in vantaggio al 70°, ma il tedesco manda il pallone di poco alto sopra la traversa. Anche gli azzurri mancano clamorosamente il vantaggio con Higuain che riesce a dribblare il portiere in uscita ma pecca in preziosismo cercando un pallonetto che finisce fuori dallo specchio della porta. Per i padroni di casa poi un inutile e sterile forcing che non produce reali pericoli; il Napoli si accontenta dello 0-0 e porta a casa un risultato prezioso che gli consente di essere tra le prime 8 in Europa League per la prima volta nell’era De Laurentiis.