Un fragoroso applauso ha accolto l’arrivo di Gino Strada nella chiesa della casa circondariale di Poggioreale, dove il fondatore di Emergency ha incontrato i detenuti in occasione della quinta giornata del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli.
Nella struttura penitenziaria è stato proiettato il mediometraggio Open Heart, film documentario che narra del centro Salam in Sudan, unico luogo in tutto il continente africano che offre cure cardiochirurgiche gratuite. È seguito un dibattito che ha coinvolto gli ospiti della casa circondariale e che ha visto come relatori lo stesso Strada, l’attivista e padre comboniano Alex Zanotelli, il parroco di Scampia Fabrizio Valletti e la direttrice del carcere Maria Luisa Palma, moderati dal vicedirettore di Famiglia Cristiana Luciano Scalettari.
“Questo Festival – ha raccontato a margine dell’evento ai cronisti Strada – è un modo per raccontare ai detenuti il mondo fuori dal carcere. Lo facciamo attraverso un film che non è sulla guerra, ma sull’assenza di cure in Africa. Ancora oggi in tutta l’Africa il Salam è l’unico ospedale gratuito per tutti dove si può ricevere chirurgia cardiaca, impensabile in Africa ma venti anni fa ci abbiamo provato ed è stata una bella scommessa vinta”. Sul tema Strada è tornato anche durante il dibattito con il pubblico in sala: “Tutti gli uomini nascono con pari diritti, noi consideriamo i sudanesi avere pari diritti nostri. Se un bambino europeo ha un problema cardiaco, noi esigiamo venga operato subito. Se nasciamo tutti con pari diritti, perché questo deve essere precluso a un bambino africano?”. E sulla gratuità della sanità afferma: “Ci stiamo abituando a considerare che anche ciò che ci spetta di diritto va pagato”.
DAL CARCERE L’APPELLO DI STRADA A MATTARELLA
L’incontro, organizzato dal Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, è stato anche l’occasione per i cronisti di chiedere a Strada importanti opinioni sull’attualità. Sul dl sicurezza, Strada afferma: “Penso che sia una forma di razzismo e di fascismo. Sono sicuro che questo decreto non passerà senza conseguenze e che porterà sofferenze in più per un sacco di gente perché si restringe di fatto la possibilità di aiutare le persone”, poi spera in Mattarella. A chi chiedeva se confidava in rilievi da parte del Presidente della Repubblica ha infatti risposto: “Lo spero. Non so in che termini ma spero di sì perché così mi sembra davvero pesante”. Sulla situazione politica in Italia, Strada definisce la sinistra “sparita” e affonda: “C’è una deriva qualunquista, fatta di poche idee, di egoismo, di prevaricazione, del disinteresse verso le persone e verso i problemi”. Definisce Salvini ideale continuatore delle politiche di Minniti e sulla situazione migranti commenta: “Si fa credere alla gente che il problema siano i migranti, eppure ora che i migranti sono diminuiti del 70-80 per cento non abbiamo visto un aumento del 70-80 per cento dei posti di lavoro”.
GLI ORGANIZZATORI: “UN RAGGIO DI SOLE IN UNA GIORNATA GRIGIA”
Il coordinatore del Festival Maurizio Del Bufalo ha dichiarato: “Il Festival è nato dieci anni fa con lo spirito e l’ambizione di parlare di diritti umani attraverso il linguaggio cinematografico, attraverso storie di resistenza. Oggi dobbiamo dire che, a 70 anni dalla scrittura del testo della Convenzione dei diritti umani, quei diritti sono stati traditi. Luogo migliore del carcere per parlare di queste istanze non ce n’è. È una giornata grigia, ma la presenza di Gino Strada ha portato un raggio di sole”
L’INCONTRO A FORCELLA
Dalle 18.00 la giornata Emergency si sposta nello Spazio Comunale Piazza Forcella (via Vicaria Vecchia 23), dove è prevista la proiezione di “Immagine dal vero” di Luciano Accomodato. Chiude la giornata Emergency la performance live di Maurizio Capone, mentre domenica 2 dicembre a esibirsi dal vivo a Piazza Forcella sarà Maldestro.
Il Festival del Cinema dei Diritti Umani è organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli ed è patrocinato e sostenuto dall’Ambasciata Svizzera in Italia, dall’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo e dall’associazione 46° Parallelo. Media Partner: i Diari di Cineclub.
(foto articolo di Cesare Abbate)
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