a cura di Francesca Galasso
a corredo immagini dei Comitati riunitisi a “Mani Tese” di Renato Votta
Le motivazioni sono le seguenti: il 9 Marzo – come cita uno dei tanti volantini distribuiti alla manifestazione – è pervenuto un documento nelle mani del Comitato Castagnaro, nel quale si invitano i sindaci dei comuni dell’area flegrea, la SAPNA, la Provincia, i carabinieri, la polizia, la guardia di finanza e il corpo forestale a partecipare ”alla riunione di comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica che si terrà il giorno 15 marzo alle ore 16 in prefettura per l’esame della seguente tematica: operazioni tecniche necessarie per definire la progettazione del sito di smaltimento individuato dal commissario straordinario nella cava del Castagnaro”.
Cosa significa tutto questo? Una vera e propria dichiarazione di guerra a tutta la popolazione quartese e puteolana, che è scesa in piazza per difendere la propria terra e la propria salute da questa condanna a morte.
Le conseguenze, però, sono state tante e hanno portato alla paralisi totale della città di Quarto. Traffico con posti di blocco in entrata ed uscita dalla città verso Napoli, Pozzuoli e l’agro giuglianese; chiusi praticamente tutti i negozi, niente attività scolastica; fermi i treni della Cumana.
Tra le 9 e le 10 di questa mattina, inoltre, le campane delle cinque parrocchie cittadine hanno suonato in segno di lutto per esprimere il “NO” alla discarica. Il vescovo, Gennaro Pascarella e tutta la Diocesi di Pozzuoli, con il vicario della forania di Quarto, don Gennaro Guardascione, hanno ribadito il proprio “No” alla discarica per gli enormi danni che questa scelta provocherebbe all’intero territorio soprattutto alla salute degli abitanti.
Il sindaco di Quarto, Giarrusso, sempre in prima linea nella battaglia antidiscarica e che giovedì sarà sentito in Prefettura proprio sull’istituzione della discarica al Castagnaro dichiara: ‘Il problema discarica sembra che sia solo dei cittadini di Quarto. Fino ad oggi ho visto solo la mobilitazione dei residenti di Quarto. Questo è un problema che riguarda un’intera area: da Pozzuoli a Bacoli e Monte di Procida, da Pianura a Soccavo e alla stessa città di Napoli. C’è disinteresse e scarsa attenzione ad un gravissimo problema che invece pretende una maggiore presa di coscienza da parte di tutta l’area’.
Per il no è anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che si è impegnato davanti al Senato della Repubblica a ‘prendere ogni iniziativa di competenza governativa affinché venga stralciata dal Piano redatto la possibilità di realizzare una discarica all’interno della cava dismessa di Castagnaro, comune di Pozzuoli, provincia di Napoli’.
Ma il fiato resta sospeso almeno fino a giovedì.
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