Discarica Chiaiano, torna il presidio fisso alla Rotonda del Titanic per chiedere giustizia

Dopo la svolta dei 17 arresti i cittadini di Chiaiano, Mugnano e Marano tornano in presidio permanente alla Rotonda Titanic. L'appuntamento è previsto per il 10 marzo

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Loro, i cittadini, l’avevano sempre temuto, forse addirittura sospettato, che la discarica di Cava del Poligono avrebbe potuto rivelarsi una bomba ambientale a orologeria. La conferma è arrivata lo scorso 5 marzo, con l’arresto di 17 persone nell’ambito delle indagini su presunte infiltrazioni camorristiche nella nella realizzazione e nella gestione del sito di stoccaggio dei rifiuti di una delle periferie più densamente abitate della città.

Il sito di Chiaiano non era a norma.

La discarica di Chiaiano non era a norma. E’ quanto emerso dalle indagini che hanno rivelato l’infiltrazione dei Casalesi nelle vicende legate alla costruzione dell’invaso: realizzato con tecniche di impermeabilizzazione non conformi alla normativa standard e con materiali di risulta edilizi invece che terreno, la discarica di Cava del Poligono si è rivelata pericolosa per la salute, non soltanto per i miasmi emanati dai rifiuti, ma anche per il rischio di inquinamento della falda acquifera sottostante. La più grande paura dei cittadini che per 4 anni hanno lottato per impedirne la costruzione e poi per chiederne la chiusura anticipata (effettivamente avvenuta nel 2011) si è rivelata una catastrofica verità.

Torna il presidio fisso.

Oggi, dopo 4 anni di battaglie duramente represse, gli abitanti di Chiaiano e province limitrofe chiedono giustizia. Non soltanto per l’inganno subito, perché il sito di Chiaiano avrebbe dovuto, secondo le istituzioni, rappresentare un “modello” da esportare in tutto il mondo quanto a sicurezza, ma anche perché è giusto che chi ha sbagliato paghi. Così, dopo 3 anni di assenza i cittadini di Chiaiano tornano in piazza, a rianimare quel presidio fisso che fu l’ultimo baluardo contro i poteri forti, pur di far valere le loro voci, all’epoca purtroppo rimaste inascoltate. Oggi quelle voci gridano vendetta e chiedono una speranza per il futuro. Una bonifica della zona, e una dura punizione per chi ha inquinato. L’appuntamento è con la Rete Commons alle 18 di lunedì 10 marzo alla Rotonda “Titanic” (la “Rosa dei Venti di Mugnano e Marano) per discutere insieme del futuro del territorio.

No nuove discariche a Chiaiano.

Un futuro ancora nebuloso, ma con un’unica certezza: impedire a tutti i costi che una nuova discarica venga costruita in un territorio che già ha pagato il suo contributo alla tuttora irrisolta questione dello smaltimento dei rifiuti. Purtroppo il pericolo che Chiaiano torni sotto i riflettori come “sito idoneo” alla costruzione di nuove discariche c’è, ed è concreto. Ruberto, il commissario straordinario per l’individuazione delle discariche nominato dalla Regione Campania, avrebbe già convocato una conferenza di servizi “per valutare il progetto preliminare per la apertura di una nuova discarica ancora una volta da realizzare a Chiaiano ha reso noto qualche giorno fa il sindaco Luigi De Magistris in una dichiarazione in merito ai 17 arresti. Ma i cittadini questa volta dovrebbero avere un alleato proprio nell’amministrazione comunale che, ha dichiarato il sindaco nella stessa occasione,“si è fin dall’inizio opposta alla realizzazione di discariche e inceneritori perché soggetti alla “famelica attenzione della criminalità organizzata, puntando invece su un ciclo eco-sostenibile. “Ci batteremo in tutte le sedi perché questo scellerato piano venga una volta per tutte abbandonato” ha concluso il sindaco, sottolineando la sua piena opposizione alla costruzione di una nuova discarica a Chiaiano. Dopo l’inferno di questi anni, per i cittadini della zona l’orizzonte potrebbe – si spera – essere un po’ più sereno.