Oggi si è insediato il Consiglio Metropolitano di Napoli. Il sindaco di Napoli e sindaco, da oggi, anche di Napoli Città Metropolitana, Luigi De Magistris, ha tenuto un lungo discorso di insediamento e di inaugurazione nell’aula di Santa Maria La Nova. Questo primo consiglio inaugura la fase di transizione dalla Provincia alla Città Metropolitana: da oggi, fino al 1° gennaio 2015, data in cui ufficialmente il nuovo organo politico e amministrativo subentrerà alla Provincia, il Consiglio effettuerà dei lavori preliminari, dalla convalida degli eletti alla stesura di uno Statuto che sancirà le caratteristiche di Napoli Città Metropolitana.
“Siamo chiamati a scrivere una pagina inedita della storia, e ancora una volta lo dobbiamo fare con le nostre forze. Ci dobbiamo sentire tutti protagonisti, senza gerarchie. Dal 1° gennaio Napoli diventerà Città Metropolitana, e si troverà a gestire circa 3 milioni e mezzo di abitanti, in un’area che per densità non ha uguali in termini di concentrazione in Europa. Quello che dobbiamo fare non è perdere la nostra identità, ma contaminarci, nel rispetto reciproco, gli uni con gli altri. Questa è la vera sfida: lavorare insieme, compatti, per offrire servizi migliori alle nostre comunità”.
“Oggi è una giornata storica, che ci riempie di orgoglio, responsabilità e energia positiva, ma anche di preoccupazioni e criticità: ancora una volta il Parlamento ha voluto una riforma storica che però ci è stata consegnata senza risorse economiche. Tutt’oggi, 3 novembre, noi non abbiamo risorse. A meno di 2 mesi dall’entrata in funzione della Città Metropolitana noi non sappiamo quali saranno queste funzioni. L’appello va al Governo, e alla Regione Campania, affinché praticamente ci indichino la direzione da seguire”.
“La Regione deve avvertire il messaggio che la Città Metropolitana non è solo un’unità astratta, amministrativa, ma una vera realtà politica, un nuovo interlocutore per la Regione Campania. Bisogna evitare il rischio che si creino conflitti di forza: la città Metropolitana non è Napoli, ma è fatta da tutti i comuni della sua Provincia. Se qualcuno se ne sentirà escluso partiremo col piede sbagliato. Siamo tutti protagonisti” ha ribadito con forza il sindaco.
“La prima sfida sarà quella dello statuto: sicuramente sarà importante guardare alle proposte dell’Anci, ma io mi auguro che noi possiamo scrivere una pagina autonoma” (qui scatta un applauso isolato). Napoli deve rappresentare un modello per le altre città metropolitane italiane, dobbiamo provare a scrivere una pagina originale, senza sentirci secondi a nessuno, per delineare il futuro delle nostre comunità. Il successo o il fallimento dipendono esclusivamente da noi, e da quanto riusciremo a fare lavoro di squadra. Siamo tutti dentro la partita“.
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