Dolce&Gabbana: successo senza precedenti per la sfilata evento organizzata a Napoli

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Dolce&Gabbana: successo senza precedenti per la sfilata evento organizzata a Napoli

È stata un successo senza precedenti la sfilata-evento organizzata da Dolce&Gabbana a Napoli, per le vie di San Gregorio Armeno, il quartiere popolare reso celebre nel mondo dalle botteghe dei maestri presepiali.

Rendendo omaggio a Sophia Loren, ospite d’onore e madrina d’eccezione della manifestazione, le modelle hanno sfilato camminando direttamente sui basoli con abiti splendidi e colorati che richiamavano i leit-motiv della cultura partenopea a tutti i livelli; da San Gennaro, al golfo di Napoli fino alla squadra del Napoli e addirittura a Maradona.

 

Dolce&Gabbana, Luigi de Magistris: “In questo evento hanno lavorato tante persone che soffrono”

Il sindaco del capoluogo campano, Luigi de Magistris: “Dolce e Gabbana che vedono lungo, hanno compreso che Napoli è un marchio fortissimo – ha detto – quindi noi ringraziamo tutti quelli che decidono di investire nella nostra città. Siamo contenti che Napoli è tornata in vetta a livello internazionale e lo percepiamo ogni giorno, dalle persone che vogliono venire a Napoli, vogliono investire, fare eventi o anche solo incuriosirsi e girare tra i vicoli, contaminarsi con questa città unica al mondo. Noi siamo impegnati però per ridurre le sofferenze degli ultimi che sono ancora tanti. Non è che l’immagine di una sfilata cancella i problemi di Napoli“.

Le polemiche della vigilia, legate ai disagi causati a cittadini e commercianti dall’organizzazione della sfilata, hanno presto lasciato il posto alla soddisfazione per un evento che ha avuto il merito di regalare grandi emozioni e mostrare un volto inusuale della città.

La città ha incassato milioni di euro da questo eventoha concluso de Magistris e non intendo il comune che anche solo come immagine nel mondo ha guadagnato sotto tutti i punti di vista, ma c’è tanta gente che ha lavorato in questi giorni e hanno lavorato anche tante persone che non hanno soldi, che soffrono“.