di Francesco Marchionibus
L’agevolazione, introdotta dal Decreto rilancio dello scorso mese di maggio, prevede un credito per il pagamento dei servizi turistici offerti in ambito nazionale a favore dei nuclei familiari con un ISEE non superiore ai 40.000 euro.
Il bonus, che spetta una sola volta per un solo componente del nucleo familiare, è attribuito nella misura massima di 500 euro, ridotti a 300 per i nuclei familiari composti da due persone ed a 150 per quelli formati da una sola persona.
Per beneficiare del credito sono previste alcune condizioni: innanzitutto le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione per i servizi resi da una singola impresa turistico ricettiva, agriturismo o bed & breakfast; in secondo luogo il totale del corrispettivo deve essere documentato da una fattura elettronica o da altro documento commerciale, in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che beneficia del credito; infine, il pagamento del servizio deve essere effettuato senza l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator.
Si può usufruire del credito per l’80% sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto (in accordo con la struttura ricettiva) e per il 20% come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi. Lo sconto concesso viene poi rimborsato dallo Stato alla struttura ricettiva sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, con la possibilità di cessione a terzi.
Il Decreto Ristori, appena convertito in legge, ha prorogato la possibilità di utilizzare il bonus vacanze fino al 30 giugno 2021, fissando il termine ultimo per effettuare la domanda di accesso all’agevolazione al prossimo 31 dicembre.
La richiesta dell’agevolazione può essere effettuata da qualsiasi componente del nucleo familiare in possesso di identità SPID o di carta di identità elettronica, utilizzando l’app “IO”.
Una volta attivato il Bonus Vacanze, il contribuente può utilizzarlo anche se nella vacanza non sono presenti tutti i componenti del suo nucleo familiare.
Inoltre, non è necessario che il bonus sia speso dallo stesso contribuente che lo ha richiesto: attraverso la funzione “Condividi” dell’app IO è possibile condividere il Bonus con qualsiasi altro familiare appartenente al proprio nucleo, inviandogli una copia del codice univoco e del relativo QR-code che identificano il bonus.