Don Luigi Ciotti in visita all’Isituto I.I.S.S. di Casalnuovo.
Grande emozione all’ Istituto I.I.S.S. Giancarlo Siani, di Casalnuovo che hanno trascorso una mattinata con Don Luigi Ciotti.
Nel corso dell’incontro, il preside Luigi Manno il Sindaco di Casalnuovo e gli alunni, hanno mostrato il video “Cento passi verso il 21 Marzo”, girato su di un terreno confiscato per abuso edilizio.
Hanno progettato, la realizzazione di una Spa, ed una parte verrà impegnata per la coltivazione di pomodori. Il video, inoltre, contiene le immagini della visita fatta nella città di palermo, e delle manifestazione di Libera, e le foto degli indimenticabili Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Don Ciotti, ancora una volta, con le sue parole è riuscito ad entrare nelle coscienze e nel cuore di chi lo ascoltava. Ha detto del suo timore, della sua paura, che la legalità, in Italia diventi una moda, di come bisogna essere uniti e fare ognuno la nostra parte: “Auguro a tutti voi una sana follia, di sentire più forte la responsabilità.
Don Luigi Ciotti, ha ricordato Primo Levi e il capolavoro “Se questo è un uomo”, che rappresenta un testamento morale, Don Peppino Diana, le vittime delle stragi di camorra e mafia, ed i giudici Falcone e Borsellino.
Ha ribadito ai giovani presenti, di quanto sia importante poter dare lavoro ai giovani, di far si che ci sia una risposta sociale prescisa di attenzione ai diritti dei giovani al lavoro, perchè la mafie offrono, forzando quella zona grigia, che è nella nostra mente, diventando complici di quella zona, del suo “si può essere legali oppure no”.
L’appello di Don Ciotti, è rivolto alla società civile, “la democrazia, si fonda su due doni, la dignità umana e la giustizia, ma non potrà stare in piedi, se non c’è una terza gamba, per sorreggerla: la responsabilità, o meglio, la corresponsabilità tra le Istituzioni e ciascuno di noi”.
Agli studenti, dell’Istituto, intitolato a Giancarlo Siani, che seguono un percorso di legalità, Don Ciotti, ha detto: ” La forza della mafia non stà dentro l’organizzazione, ma nella conplicità di quei segmenti della politica e di professionisti, che gli ruotano intorno per ricavarne profitti – sono forti perchè noi siamo deboli e conniventi.”
“Questa società ha bisogno di uomini e donne che non si arrendono, che si mettono in gioco, che si schierano. Siate folli, siate forti, siate coraggiosi” ha detto ai giovani studenti.
Anna Copertino