A rendere nota la notizia don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano, davanti alla cui chiesa è stato fatto esplodere un ordigno nella notte tra sabato e domenica
“Io, poco fa, ho firmato il mio testamento“. Lo ha reso noto don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano, davanti alla cui chiesa è stato fatto esplodere un ordigno nella notte tra sabato e domenica, nel corso dell’intervista rilasciata durante il programma ‘Studio Mattina’ di Canale 9.
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Al giornalista Marco Caiano e alla conduttrice Barbara Petrillo, il sacerdote ha spiegato: “vi confido una cosa, ho poco fa firmato il mio testamento. Abbiamo messo tutto in conto quando siamo diventati sacerdoti, continuo per la mia strada. Alcuni camorristi pensano che dovrei limitarmi a celebrare messa e benedire i loro figli quando vengono uccisi. Non è così, continuo il mio percorso mentre da queste parti continuano le ‘stese’ di giovani pistoleri che terrorizzano i residenti a colpi di kalashnikov. Per quanto mi riguarda, se avessi voluto una vita comoda non avrei fatto il prete. Sono solo un povero parroco che annuncia il Vangelo“.
Grande è stata la solidarietà dei cittadini e delle istituzioni. Ieri anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto manifestare la sua solidarietà con una telefonata: “Se il Presidente Mattarella si è scomodato per chiamare me, di domenica, vuole dire che la cosa evidentemente preoccupa anche lui e gli inquirenti“, ha concluso don Maurizio.